Boccia ad Avellino: congressi locali? Cambiare tutto

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“Il congresso non può essere una conta tra gruppi locali e, men che meno, una corrida tra gruppi contrapposti perché non è questo quello che si aspettano le elettrici e gli elettori della sinistra italiana. Questo congresso del Pd è rifondativo ed è, per la prima volta nella storia dal 2007, il più incerto. È in atto un confronto su idee di sinistra alternative di Paese, partito e società”. Così Francesco Boccia, senatore Pd e coordinatore della mozione Schlein al Congresso del Pd, ieri ad Avellino. A via Tagliamento, tra gli altri ci sono il segretario Nello Pizza, Lello De Stefano e Antonio Gengaro, Elvira Matarazzo, presidente dell’associazione “360” e Sara Iannaccone.
“Non me ne vogliano gli altri compagni di partito che stimo e rispetto molto ma – ha aggiunto – il PD oggi non ha bisogno di un amministratore di condominio ma di una vera rivoluzione ed Elly Schlein è l’unica che può farla. Su lavoro, clima, diritti, forma partito e partecipazione con Elly si cambia tutto”.
Boccia punzecchia pure il Governatore: “Se c’è una qualità che non manca al presidente De Luca quella è la simpatia, come dimostra anche stavolta con la battuta sulle sue candidature in eterno alla Presidenza della Regione Campania. Sarà un appassionato di fantascienza e avrà letto Carl Sagan e pensa anche lui che ‘siamo come farfalle che battono le ali per un giorno pensando che sia l’eternità’. Sarebbe forse più opportuno oggi pensare come riportare nel Pd i tanti elettori che sono andati via, allargando il campo e facendo entrare energie fresche”.
Per Boccia, non è questo il momento di pensare al destino dei singoli, ma ad un partito da ricostruire, e “tutti coloro che in questi anni hanno avuto responsabilità, a tutti i livelli, farebbero bene a dare una mano alla nostra comunità che, anche stavolta, ci sta dando prova di grande attaccamento al Pd”.
Il senatore immagina un Pd aperto, che affronta il tema delle diseguaglianze in maniera netta, chiara, con un profilo culturale di sinistra, fortemente alternativo alla destra. Sul lavoro bisogna cambiare tutto: il Jobs act è stato sbagliato: “Posso dirlo senza problemi, sono stato uno dei pochi a non votarlo. Credo in un partito che fa dell’ambientalismo, delle battaglie contro il consumo del suolo, dei diritti civili, umani, universali, un punto fermo”, dice.
Boccia è favorevole ai congressi provinciali : “Siamo una grande comunità politica. Gli altri partiti hanno dei proprietari che decidono dal salotto di casa la vita delle proprie comunità. Chi vive in una comunità ne rispetta le regole. I candidati si stanno confrontando sul futuro del paese, su cosa significa essere di sinistra: ridurre tutto questo ad una guerriglia tra gruppetti che si posizionano per occupare la sede di un partito lo trovo disdicevole. Penso che la Campania sia una di quelle regioni dove è necessario cambiare tutto – sottolinea Boccia – Non è un caso che ci siano problemi seri a Caserta, Napoli, Benevento, mentre ad Avellino e Salerno ci sono due assemblee elette. A Caserta su 104 comuni ci sono solo 5 circoli esistenti. A Benevento ancora peggio. Questo è risultato da una decisione burocratica di una commissione. Non è portandosi il circolo a casa propria che si salva il partito, lo si affossa. Con Schlein non ci sarà posto per chi pensa che il partito coincida con se stesso. Fuori tutti i massoni, nel Pd – aggiunge – non è possibile far coincidere la propria militanza con l’essere iscritto ad associazioni che non hanno nulla a che vedere con la politica. Dentro i giovani, ai quali chiediamo di venire e spazzare via il marcio. Questo congresso consente la partecipazione collettiva. Schlein rappresenta questo”.
Risponde alla critiche di chi gli contesta di essere nello stesso tempo commissario regionale e coordinare della mozione Schlein: “Quando le critiche si fanno su una idea, bene. Quando vengono fatte per rimuovere un ostacolo che non ti consente di accaparrarti un partito, allora divengono strumentali e offendono una comunità come la nostra.
Ai consiglieri regionali chiedo di mettersi al servizio degli elettori e dei militanti. Gli eletti devono contribuire a tenere in piedi le strutture, cosa che spesso non accade. In questo momento la commissione regionale è guidata da Franco Roberti, un gentiluomo, un magistrato, eurodeputato, rappresentante di una altra idea di Sud. Sarò intransigente ma chi non sarà in regola non avrà la tessera. Facciano ricorso a Roma”.
“Eravamo partiti da pionieri, in pochi ma ora il vento sta crescendo e stiamo avvicinando i giovani”, osserva De Stefano. “Bonaccini è un ottimo amministratore e anche gli altri candidati sono validi. Ma chi porta un vento nuovo nel Pd è la Schlein, da Avellino a Milano”.