25 aprile, in piazza il Collettivo Studentesco irpino: difendere i valori di libertà e democrazia. Dilagano nuove forme di fascismo

"Lottare contro repressione, sfruttamento e discriminazione, senza dimenticare le violenze al popolo palestinese"

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Sceglie di far sentire la propria voce in occasione del 25 aprile il Collettivo Studentesco Irpino lanciando una manifestazione antifascista che si snoderà, a partire dalle 11.30, nelle strade del centro. “Viviamo in un momento – si legge nella nota del Collettivo studentesco irpino – dove il governo attuale si posiziona come il più a destra nella storia repubblicana, guidato dal partito che è erede di quella tradizione politica che volle conservare «la migliore eredità del fascismo». E vediamo le conseguenze di ciò tutti i giorni: con la repressione che aumenta nei confronti delle mobilitazioni di studenti e dei lavoratori, con il tentativo di isolare le voci di dissenso. Recentissima infatti è la notizia che il governo ha provato a rendere la RAI un megafono di governo, lo vediamo con l’informazione di regime, che da “sinistra” a destra non fa che ripetere le stesse cose, lo vediamo con l’accentuato carattere guerrafondaio del nostro paese che continua ad alimentare il conflitto in Ucraina, e che è il terzo fornitore di armi ad Israele”.

“Il 25 Aprile – si legge nella nota – assume una valenza rinnovata quest’anno. Non solo il ricordo doveroso del movimento partigiano italiano, una pagina di storia gloriosa di questo paese, fatto di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di ribellarsi e di prendere le armi contro le barbarie nazifasciste, ma anche l’attuazione dei valori di quel grande movimento, valori di giustizia sociale e di lotta per la pace. Il nuovo fascismo dilaga, non solo con le folkloristiche manifestazioni nostalgiche, ma con l’aumento del clima di repressione che colpisce la libertà di tutte e tutti noi. Antifascismo oggi significa mobilitarsi contro lo sfruttamento sul lavoro, contro tutte le discriminazioni e contro ogni tentativo di riscrivere la storia, cercando di riabilitare i carnefici che trascinarono l’Italia in un’inutile guerra che ha prodotto solo miseria e fame”.

Quindi il riferimento al difficile contesto internazionale, segnato da guerre e violenza “Il 25 aprile saranno settantanove anni dalla liberazione d’Italia, ma c’è ancora chi nel mondo sta combattendo la propria lotta di liberazione nazionale: il popolo palestinese. Un popolo eroico che resiste all’illegittima occupazione di Israele dal 1948. Un popolo che in questi mesi sta subendo la furia criminale del governo israeliano che sta compiendo nella striscia di Gaza un ingiustificabile genocidio. Oltre 40.000 sono i morti uccisi, di cui il 70% sono donne e bambini. Sono dati che non possono lasciarci indifferenti, e se l’informazione di regime dipinge Israele come aggredito e la Palestina come l’aggressore, noi abbiamo il dovere di combattere questa falsa narrazione. Antifascismo ora più che mai significa solidarizzare con il popolo palestinese e supportarne la sua resistenza. Non potremo parlare di liberazione fin quando non saranno liberi anche gli altri popoli oppressi del mondo, Per queste ragioni scenderemo in piazza giovedì, per smuovere le coscienze anche qui ad Avellino, una città spoliticizzata e insatura di dibattito e discussione su queste tematiche. Occorre andare oltre le celebrazioni istituzionali e alle iniziative al chiuso, bisogna rispolverare l’animo militante dell’antifascismo, riprendiamoci le strade e non cediamo un minimo passo difronte razzismo, sionismo, imperialismo, repressione. Chiamiamo a mobilitazione tutti i cittadini, le associazioni, i partiti, i sindacati e le organizzazioni che si riconoscono negli ideali dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antimperialismo”.