Sinistra italiana sugli allagamenti: “Responsabilità politica”

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Il Coordinamento regionale della Campania di Sinistra Italia, con un comunicato, invita a riflettere sugli allagamenti:

“E’ solo colpa della natura?
La messa in sicurezza del territorio non è più procrastinabile. I forti temporali e le violente raffiche di tempo che hanno colpito nella notte la Campania hanno provocato danni in quasi tutta la regione. L’Agro- nocerino sarnese e costiera amalfitana sono state le zone più colpite.
Disagi in tanti comuni di tutte le province i danni sono stati numerosi:
-A Caserta è mancata per diverse ore l’energia elettrica all’ospedale cittadinocon infiltrazioni d’acqua in alcuni reparti ai piani bassi, mentre sono stati segnalati sottopassi allagati, auto in panne sommerse dall’acqua, garage allagati, e , manco a dirlo, il sistema fognario è andato in tilt. La galleria della Reggia di Caserta sulla variante Anas che collega Santa Maria Capua Vetere al capoluogo è stata chiusa perché allagata In provincia si segnalano allagamenti soprattutto nei comuni dell’Agroaversano, ad Aversa, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere, ma anche nei comuni dell’alto casertano.
Ad Avellino si sono registrati allagamenti in diversi punti della città soprattutto nella zona di Pianodardine, dove alcuni esercizi commerciali sono stati invasi da acqua e fango. Altri interventi, sempre per le piogge intense, sono stati necessari in diverse zone e frazioni del capoluogo irpino. ’In provinci l’area più colpita è stata quella di Contrada Parrelle, a Montoro, dove si sono registrati smottamenti, slavine e allagamenti di edifici che hanno letteralmente ostruito il percorso veicolare e pedonale di diverse strade. Stessa grave situazione di disagio nella frazione Preturo di Forino dove si sono registrati allagamenti e riversamento di fango e detriti in diverse strade. Situazione di estrema difficoltà che ha interessato l’intera area a ridosso del montorese-solofrano.
A Napoli città disagi ulteriori per il traffico mentre in provincia a , una doppia colata di fango ha attraversato le strade di Gragnano, frane e smottamenti sono stati protagonisti poi in varie zone, come quella a Vico Equense, smottamenti sul monte Faito e nei comuni alle falde compreso Castellammare di Stabia,
A Salerno nell’entroterra dell’agro-nocerino sarnese un vero e proprio disastro idrogeologico iniziando da Angri dove detriti e fango hanno invaso le strade del centro e non solo, la situazione grave a monte, dove a causa degli incendi di quest’estate si registrano diffusi smottamenti anche tra Nocera Superiore e Roccapiemonte. Nell’intera area si sono verificati allagamenti come a Nocera Inferiore, a Castel San Giorgioe numerosi i danni registrati a causa della rottura degli argini del fiume Solofrana. A Positano, comune più colpito della costiera amalfitana, detriti e fango hanno invaso la cittadina.
A Benevento, intanto, cresce la preoccupazione per l’allerta meteo e per il maltempo abbattutosi sul Sannio. Situazione critica in Valle Telesina dove si registrano diversi problemi a causa della forte pioggia delle ultime ore: case e scantinati allagati, ma anche strade rese impercorribili per l’acqua e il fango.Numerosi anche i tombini saltati che ora mettono a rischio gli automobilisti come lungo la Telese-Caianello con circolazione rallentata dalle enormi pozzanghere e dal manto stradale dissestato. Ad Amorosi, inoltre, è intervenuta la Protezione Civile di Benevento per diverse segnalazioni. Allertati anche i distaccamenti di Castelpagano, Castelvetere e Molinara al fine di preparare squadra di intervento. Tante le telefonate arrivate al centralino dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Benevento. Al momento in città la situazione è sotto controllo in città.
Le piogge che si sono susseguite hanno avuto un particolare carattere di rovescio ma certamente non di una portata tale da causare in modo naturale il disastroso panorama appena descritto in tutte le province della Campania. Una memoria corta non si porrebbe il problema di collegare questi fenomeni di smottamenti, colate di fango e detriti agli incendi di questa estate, ma fortunatamente che la memoria è lunga e tutti ricordiamo bene come i territori siano stati lasciati a se stessi, quanto a lungo quest’estate hanno bruciato i nostri boschi e quali ne siano state le conseguenze le alterazioni chimico – fisiche del suolo, il dissesto idrogeologico che oggi diventano la causa di questi fenomeni di frane e smottamenti.
La mancanza di prevenzione e attenzione ambientale e territoriale nelle aree rurali e l’assenza di una politica urbanistica sostenibile nei centri abitati da parte degli enti preposti, la Regione che ha lasciato bruciare tutto, facendo finta di nulla, non dichiarando lo stato di calamità, i rimpalli di responsabilità e potremmo continuare con un lungo elenco, hanno provocato tutto questo . Un vero e proprio disastro ambientale si è consumato e continuerà a consumarsi non solo perché la natura ha delle forze che l’uomo non è in grado di controllare, ma piuttosto perché i territori sono stati depredati e vengono utilizzati a piacimento solo come terminali marginali elettorali.
Passata la tempesta ritornerà tutto come prima nell’ applicare la politica dell’emergenza e degli interessi particolari, quando invece uno sguardo lungo dovrebbe indirizzare la politica verso il benessere di tutti e in primis alla messa la salvaguardia del nostro ambiente.
La messa in sicurezza del territorio non è più procrastinabile. Essa potrebbe diventare una opportunità per evitare tragedie e per creare occupazione. La Regione utilizzi le risorse europee disponibili e finanzi le politiche necessarie per la salvaguardia idrogeologica della Campania senza distrarsi dalle spese inutili e voluttuarie, possibilmente prima del prossimo acquazzone”.
Il Coordinamento regionale della Campania
Dipartimento Ambiente e Territorio