Grottaminarda. In questa discussione c’ è qualcuno che nasconde la verità. Quale è la vera situazione delle finanze della cittadina ufitana? Qual è, quale è stato, il ruolo dei sindaci, dei tecnici, dei responsabili dell’ufficio finanziario del Comune? Cosa è accaduto in questi anni? Intanto le polemiche tra maggioranza ed opposizione, seguite all’ultimo consiglio comunale, non si fermano.
E il primo cittadino di Grottaminarda, Marcantonio Spera, replica al Capogruppo dell’opposizione il quale ha inviato una segnalazione alla Procura della Repubblica sul Rendiconto dell’Esercizio Finanziario.
«Si prende atto dell’iniziativa del Capogruppo dell’opposizione che trasferisce in un campo giudiziario una questione amministrativa ancora in gran parte confinata in ambito politico.
Come sindaco di Grottaminarda – dichiara Marcantonio Spera – posso rassicurare i cittadini che l’impegno preso in campagna elettorale è stato mantenuto e che a seguito di una profonda e delicata revisione della contabilità dell’Ente abbiamo restituito la dignità, la verità e la trasparenza ai conti pubblici che erano mancate nelle precedenti consiliature.
Tali mancanze avevano determinato altresì le mie dimissioni e quelle dei miei colleghi seguite da una svolta dell’attività politico-amministrativa dell’Ente che è sotto gli occhi di tutti.
Il capogruppo dell’opposizione dovrebbe invece, interrogarsi sul perchè tutti i maggiori responsabili degli evidenti problemi economico-finanziari e politici dell’Ente erano al suo fianco o come candidati o come sostenitori nella passata campagna elettorale.
Inoltre voglio ricordare e precisare che noi amministratori di maggioranza, abbiamo da tempo attivato le procedure previste per legge comunicando agli enti di controllo i risultati del nostro lavoro e le procedure di legge preposte al risanamento; continueremo a farlo con impegno e senza soste per una profonda revisione e per un cambiamento della gestione della “cosa pubblica”.
Pertanto qualche amico e sostenitore del Capogruppo dell’opposizione farebbe bene ad essere seriamente preoccupato».
Giancarlo Vitale