“Nel corso di una riunione dei vertici del partito abbiamo discusso del tema della proroga Superbonus che nel 2024 scende al 70%. Non è previsto nessuno slittamento “urbi et orbi” del 110, solo un prolungamento ultra-selettivo che interesserà un insieme limitato di casi.
La Camera ha approvato il decreto Superbonus con 140 sì, 92 no e 15 astenuti.
Lo afferma Antonio De Lieto presidente del Partito Pensionati e Lavoratori per l’Italia
“Il provvedimento passa ora al Senato ed è atteso nell’Aula di Palazzo Madama dal 20 febbraio, così come stabilito ieri dalla conferenza dei Capigruppo.
Importante decisione ma dobbiamo chiarire alcuni punti che non tutti conoscono.
Di fondamentale importanza il fatto che chi ha scelto la detrazione è escluso dal salvaspese.In pratica, il meccanismo salva spese, previsto dal decreto n. 212/2023, è rivolto solo ai contribuenti che hanno scelto lo sconto in fattura o la cessione del credito per gli interventi del superbonus. Per chi ha scelto la detrazione non si blocca il recupero delle somme per i lavori non completati. La legge di conversione è- afferma De Lieto – stata approvata alla Camera.
In data 31 gennaio 2024, la legge di conversione del cosiddetto decreto Salva Spese è stata approvata alla Camera.Dovrà poi passare al Senato per il via libera definitivo.
Il testo del decreto legge n. 212/2023, tuttavia, presenta alcuni nodi da sbrogliare.
Il più intricato è quello che riguarda il meccanismo salva spese, ovvero il blocco al recupero delle somme dell’agevolazione nel caso in cui i lavori non vengano completati e non riuscisse a ottenere il doppio salto di classe energetica dell’edificio.
Ad oggi ci sono decine di migliaia di aziende a rischio crac in tutta Italia.
Ditte impiantistiche ormai in bilico con decine di migliaia di lavoratori che rischierebbero il posto”.
“Il collasso della gestione del Superbonus ha poi colpito non solo il settore edile ma anche le industrie meccaniche che realizzano l’impiantistica legata a quel settore.
Altro comparto che sta subendo una frenata. In generale un’azienda su due, in particolare piccole e medie imprese, sta subendo ritardi nei pagamenti e ha crediti dei bonus edilizi incagliati.Chi ha avuto fiducia nel Governo e nel Superbonus, oggi si ritrova senza nessuna possibilità di liquidare questi crediti e con tassi di interesse sempre più alti sui prestiti.
Il Partito Pensionati e Lavoratori per l’Italia chiede – conclude De Lieto- al Governo un intervento immediato altrimenti molte aziende di settori italiani all’avanguardia rischiano di fallire, impossibilitate a pagare fornitori e banche”.