“Sono anni che denunciamo le influenze della camorra nel mondo della panificazione, ora i nodi stanno venendo a pettine. L’arresto di Gianni Morico, considerato il “re del pane” di Caserta, condannato dalla Corte di Appello di Napoli per i rapporti con i Casalesi, non fa altro che rinforzare le nostre tesi: il pane della camorra esiste ed è un fenomeno che va combattuto con tutte le forze”. Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il presidente di Unipan Mimmo Filosa. “Quando parlavamo degli interessi della camorra nella filiera della panificazione venivamo trattati con indifferenza o addirittura con ironia. Sottolineiamo la gravità delle dichiarazioni di Nicola Schiavone, collaboratore di giustizia e il figlio del capoclan dei Casalesi, che ha raccontato di come l’imprenditore avesse messo a disposizione del clan il suo marchio. In pratica una joint venture criminale che metteva a repentaglio la salute dei cittadini”.
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