Un incoraggiamento a crescere e a non avere paura del futuro. E’ il senso del romanzo “Il prossimo anno non contatemi”, di Giuseppe Maria De Maio, praticante avvocato avellinese, classe ’96, presentato ieri al Circolo della stampa dal professore Leonardo Festa. Il fantacalcio con i suoi riti, le sue ansie, ma anche la capacità di unire diventa strumento per raccontare il processo di crescita, la necessità di fare i conti col passato e guardare al futuro, anche a costo di tagliare rami che appaiono ormai secchi. Il fantasy game più amato da giovani e non si fa simbolo del valore dell’amicizia che si cementa attraverso rituali come quelli del gioco ma anche delle scelte che ciascuno di noi è chiamato a fare nella propria vita. Un romanzo che parte da un’esperienza chiaramente autobiografica e strizza l’occhio ai giovanissimi e a chiunque predilga una narrazione fresca e carcia di ironia
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