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A dieci anni dalla scomparsa del Prefetto Manganelli, la Polizia di Stato lo ricorda a Roma

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Ricorre oggi il decimo anniversario della scomparsa di Antonio Manganelli, che il 20 marzo 2013, ancora in carica come capo della Polizia, morì a causa di una grave malattia. Nel cuore di chi lo ha conosciuto e dei “suoi ragazzi”, come amava definire i poliziotti, è ancora vivo l’indelebile ricordo.

Questa mattina, presso la Basilica dei Santi XII Apostoli a Roma, è stato ricordato con una santa messa alla presenza della moglie, Adriana Piancastelli e della figlia Emanuela, a cui hanno preso parte il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sottosegretario alla Presidenza del consiglio Alfredo Mantovano e il capo della Polizia Lamberto Giannini.

 

Celebrata da don Luigi Ciotti, insieme a don Pino Cangiano e a don Antonio Raaidy, rispettivamente coordinatore dei cappellani della Polizia di Stato e cappellano dell’Istituto per ispettori di Nettuno, la funzione religiosa è stata accompagnata da alcuni brani suonati da un quintetto della Banda musicale della Polizia di Stato.

Particolarmente toccante è stato il ricordo della figlia Emanuela che ha ricordato il papà come “Un poliziotto brillante, veloce e riflessivo allo stesso tempo. Un esempio per me e credo di non esagerare nel dirlo, per tutti noi.

A chiusura della funzione religiosa, il ministro Piantedosi, che sotto la “gestione” Manganelli ha ricoperto l’incarico di vice capo della Polizia preposto all’attività di coordinamento e pianificazione, ha sottolineato la grandezza, la innata autorevolezza ed il carisma che contraddistinguevano l’agire di Antonio Manganelli. Il Ministro ha ricordato come Manganelli sia stato un grande Capo, che ha valorizzato al massimo la comunità della Polizia di Stato, ed un grande Direttore generale della Pubblica sicurezza, che ha saputo mettere in risalto l’importante e necessaria collaborazione tra le Forze di polizia per garantire la sicurezza dei cittadini.Una lapide del prefetto Manganelli, unico capo della Polizia deceduto ancora in carica, si trova presso la cappella del Sacrario dei Caduti della Polizia all’interno della Scuola superiore di Polizia .

Investigatore apprezzato anche fuori dal territorio nazionale, è diventato negli anni un solido punto di riferimento legando il suo nome anche alla cattura di alcuni dei latitanti di maggior spicco delle organizzazioni mafiose, come ad esempio Tommaso Buscetta. Ha diretto il Servizio centrale di protezione dei collaboratori di giustizia ed è stato questore di Palermo e di Napoli, nonché vice capo della Polizia vicario dal 2001 al 2007.

E anche ad Avellino nell’ambito del decennale della scomparsa di Antonio Manganelli, l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia ha programmato un’incontro in memoria del Prefetto,  che si terrà giovedì 23 marzo alle ore 12.00 ad Avellino presso l’Hotel “De la Ville”, a cui parteciperanno il Capo della Polizia ed il Ministro dell’Interno.