Turismo: da Lacedonia parte la sfida Dmo Irpinia con Sgarbi

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Uno strumento per creare occasioni concrete per la valorizzazione del territorio e la promozione turistica. E’ la DMO Irpinia (Destination Management Organization), una nuova sfida per il territorio che parte dalla scommessa legata al turismo delle radici. Sarà presentata domenica 5 marzo, alle 16,30, al Museo antropologico visivo di Lacedonia alla presenza del sottosegretario del Ministero della cultura Vittorio Sgarbi promossa dal Comitato tecnico territoriale radici irpine, Global Think e Comune di Lacedonia

Interverranno nel corso del confronto, moderato da Gianni Festa, direttore del Corriere dell’Irpinia, insieme a Vittorio Sgarbi, il sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza, Giovanni Maria De Vita, responsabile progetto turismo delle radici, direzione generale per gli italiani all’etero al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Giuseppe Di Guglielmo, coordinatore regionale Campania progetto Pnrr turismo delle radici al Ministero degli affari esteri, Vittorio D’Alessio, sindaco di Mercogliano, comune capofila del Comitato delle radici irpine. Relazioneranno Pasquale Gallicchio, coordinatore comitato delle radici irpine su “L’Irpinia oggi e il comitato delle radici”, Vincenzo Castaldo, presidente dell’Associazione Glocal Think promotrice della nascita del progetto su la Dmo Irpinia, Giancarlo dell’Orco, destination manager e founder di Progetto Borghi spiegherà a cosa serve una Dmo, Federico Campoli porterà l’esperienza della Dmo Ciociaria Valle di Comino, Alessandro Alvino, tour operator della Florida si soffermerà sulle opportunitò legate al mercato estero e al turismo delle radici.

Nel corso dell’incontro si presenteranno alcuni  professionisti del settore la guida turistica Emilia Bonaventura, la guida escursionistica Gerardo Basile, Marika Manganiello, direttore Agenzia Able to travel.  E’ Vincenzo Castaldo Presidente dell’A ssociazione Glocal Think, promotrice della nascita del progetto, a spiegare  come «Abbiamo messo a punto lo strumento che si occuperà di facilitare i rapporti in materia di turismo tra gli enti pubblici e privati, comprese le associazioni che aderiranno. Finalmente, posso affermare con molta soddisfazione, il concetto di rete sta prendendo piede».

«La nostra – ribadisce Gallicchio – non sarà una proposta che si esaurirà con il bando del “Turismo delle Radici”, ma con la DMO poniamo le basi per un lavoro territoriale in tema di azioni rivolte al turismo nel tentativo di migliorare la qualità della vita di chi ci abita e chi verrà a visitare la nostra terra».