Mirabella Eclano, il presidente di”Voce di Aeclanum”: “Preoccupato per il notevole impatto ambientale la realizzazione di un parco fluviale sul fiume Calore

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Riceviamo e pubblichiamo dall’architetto Franco Cassano:
“Ci troviamo di fronte a un intervento per la realizzazione di un parco fluviale a dir poco sconcertante. Infatti, accanto ad alcuni insensati ecomostri realizzati da privati già da qualche decennio, si DEVONO, ahimè, annoverare anche quelli in corso di costruzione, da parte del Comune di Mirabella, caratterizzati da un approccio in chiave di cementificazione selvaggia nei confronti di un ambiente fluviale di straordinaria bellezza naturalistica.
La cosa più inconcepibile è che tutto questo avviene a poche decine di metri dallo storico PONTE BORBONICO oggetto di vincolo diretto di tutela architettonica nonché di quella ambientale, ai sensi della legge 431 del 1985 (L. Galasso). Va sottolineato, altresì, che il ponte, di notevole lunghezza, è stato costruito, in ogni caso, in un luogo dove il percorso fluviale presenta dal punto di vista orografico una sorta di strozzatura a imbuto.
La domanda obbligatoria da porsi è la seguente: come hanno potuto gli Enti preposti alla tutela e al controllo del bacino idrografico (Soprintendenza, Autorità di Bacino, ecc.) , a fronte di quelle caratteristiche e peculiarità, rilasciare i pareri favorevoli di propria competenza rispetto ad un intervento tanto invasivo e distruttivo nei confronti delle caratteristiche ambientali e naturalistiche di questo luogo?
A fronte di tutto ciò non si può non manifestare la propria più totale disapprovazione e il proprio sdegno per il danno che si sta perpetrando all’ambiente e al paesaggio naturale, così come, eloquentemente e impietosamente, la documentazione fotografica, proposta di seguito, mostra in tutta la sconcertante evidenza. Così come non si può sottacere il rischio sulla dirompente capacità alluvionale che il fiume Calore ha espresso nella propria storia passata e recente i cui segni sono persino riscontrabili nella teoria di contrafforti in muratura che sono stati costruiti per evitare il rischio di danni irreparabili alla parte centrale della struttura del ponte di che trattasi.
Insomma, nel mentre la parte fluviale, ancora incontaminata, resta di struggente bellezza, la parte, contrassegnata dall’artificio è dalle  manomissioni, è, assolutamente, inguardabile”.