Ad Andrea D’Ambrosio il premio Ettore Scola: un onore essere qui. Così racconto il coraggio del Sud

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TREVICO – “E’ un premio che mi emoziona. Quello con Ettore Scola è stato uno degli incontri più belli che hanno caratterizzato il mio percorso di studente di cinema”. A ribadirlo il registaAndrea D’Ambrosio che ritirerà questo pomeriggio a Trevico il premio Ettore Scola, promosso da “Irpinia Mia” e dalla rivista “Cinemasud”. Un premio – cornice della cerimonia il centro Giuseppe Scola donato dal regista irpino alla comunità – che si carica di un valore forte, poichè D’Ambrosio di Scola è stato allievo alla Nuova Università del Cinema e della Televisione di Roma (NUCT), diplomandosi in Regia. Per lui il provilegio di avare come docente non solo Scola ma anche maestri del cinema italiano quali Carlo Lizzani, Giuseppe De Santis, Florestano Vancini. Sarà lui a raccontare “La lezione di Ettore Scola”, dall’incontro con il regista alla centralità dell’autore di “C’eravamo tanto amati” nella storia del cinema mondiale. “E’ stato un maestro – spiega – non solo per me, uno dei registi capaci di raccontare meglio il nostro paese. Ricevere questo premio a lui intitolato nel suo paese natale non ha prezzo. Mi ha sempre colpito il suo sguardo disincantato e lucido sull’Italia. Riusciva a conciliare visione del presente e del futuro, come dimostrano alcuni sui personaggi, che appaiono prototipi dell’Italia del tempo. Basti pensare ai rivoluzionari da salotto raccontati in alcune sue pellicole”. Uno sguardo evidente in pellicole come “Due euro l’ora, dedicato ai temi del lavoro e della realtà meridionale, centrali nella produzione di Scola o ancora in “A biutiful cauntri”, denuncia del business dello smaltimento dei rifiuti e “Il paese di temporali e di primule”, omaggio a Pier Pasolini. “Quello che racconto – spiega – è un Sud che arranca, contraddistinto da quella che Pasolini definiva una disperata vitalità. Uno sguardo crudo ma che consegna anche la forza di una comunità che non si rassegna e cerca disperatamente di uscire dal pantano”. Alle foto di scena di “Due euro l’ora”, realizzate da Enzo Bisogno, è dedicata la mostra in corso al Castello, promossa dal Comune in collaborazione con l’associazione “Quaderni di Cinemasud” e con il festival “Laceno d’Oro”. Un film che pone l’accento sull’emergenza lavoro nel Sud. “In tanti – spiega D’Ambrosio – continuano ad essere sfruttai in queste terre, ripagati solo con due euro l’ora. La pellicola è ispirata alla tragedia del Bimaltex di Montesano dove persero la vita due giovani lavoratrici”. Con D’Ambrosio, domani a Trevico, interverrà Paolo Speranza, direttore di “Cinemasud” e storico del cinema. A confrontarsi con il regista Paolo Speranza, direttore di “Cinemasud” e storico del cinema. Introdurrà l’incontro la presidente di “Irpinia Mia” Mariella Calabrese. In data da definire sarà proiettato a Trevico il film di Andrea D’Ambrosio “Due euro l’ora” Il 20 agosto ancora un omaggio a Scola. Alle 21, nella piazza intitolata al regista, il Maestro Massimo Signorini, fisarmonicista livornese e docente di Fisarmonica presso il Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, proporrà le più note colonne sonore dei film di Ettore Scola, accompagnate dalla proiezione di episodi tratti dai singoli film, introdotti dal regista Umberto Rinaldi.