La protesta organizzata da Cgil e Uil ha sfilato in corteo anche per le strade di Avellino. Un nutrito gruppo di lavoratori e lavoratrici, accompagnati da numerosi cittadini che si sono aggiunti allo sciopero, sono partiti da Piazza Castello per confluire a Piazza Libertà, passando per Corso Umberto.
Alla testa del corteo presenti i segretari Franco Fiordellisi (Cgil Avellino) e Luigi Simeone (UIl Avellino-Benevento). Zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale e un nuovo modello sociale e di fare impresa è stato il letimotiv della protesta che ha riempito il centro di Avellino
Una situazione delicata è quella dell’Industria Italiana Autobus che, a quanto risulta dalle ultime indiscrezioni, si andrebbe verso la privatizzazione con la cessione al gruppo Seri. La sindacalista Fiom Silvia Curcio ha espresso grande preoccupazione, utilizzando parole molto dure, piene di angoscia per il futuro che attende allo stabilimento:
Chi fa politica oggi difende il proprio orticello. Dismettiamo l’unica azienda italiana che produce autobus. Cari prossimi candidati, dovunque voi sarete noi saremo se la notizia dovesse essere confermata. Inizierà una battaglia più cruenta della scorsa. Si chiude la fabbrica avendo le commesse assegnate, follia pura”.
Affrontate anche le situazioni legate alla vertenza Asidep. Non è mancato un minuto di raccoglimento per le già troppe vittime sul lavoro che si sono registrate da gennaio ad oggi. Ultimi, gli operai morti nell’esplosione che ha coinvolto la centrale idroelettrica di Suviana.
I sindacati promettono la mobilitazione totale, per farsi sentire dall’esecutivo guidato da Giorgia Meloni, per garantire che il lavoro torni ad essere un diritto di tutti. E, soprattutto, poter fare ritorno a casa alla fine del turno lavorativo.
LA FOTOGALLERY DEL CORTEO