Al castello di Taurasi a confronto su Gesualdo, dai segni dell’uomo ai segni del cielo

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Sarà presentato il 23 aprile, alle 18.30, nel castello marchionale di Taurasi il volume di Michele Zarrella “Carlo Gesualdo. I segni dell’uomo, i segni del tempo, i segni del cielo”. A confrontarsi con l’autore Gianfranco Stanco, ordinario di storia del diritto medievale all’Università di Bari, Giovanni Casparriello, operatore culturale, Antonio Suelzu, docente Università Lumsa di Roma, Michele Ciasullo, presidente Università Popolare dell’Irpinia. Modera Matteo De Matteis, presidente del Consiglio comunale di Taurasi.

Zarrella ripercorre la vita del Principe dei musici in corrispondenza con gli eventi astronomici, le sue opere musicali e architettoniche, le peripezie dell’armatura di Carlo Gesualdo, e della stemma di Casa Gesualdo con leone rampante e nove gigli intorno. Grande attenzione è rivolta alle profondità vertiginose dell’espressione lirica fino alla domanda che si pone per l’altro codice universale, la matematica: la musica è stata inventata o è stata scoperta?

A caratterizzare il volume anche la pubblicazione del protocollo in cui la Proloco Civitatis Jesualdinæ chiedeva al sindaco di Avellino la richiesta che il teatro della città venisse intitolato a Carlo Gesualdo. Tra le ipotesi che prendono corpo anche quella che la salma del Principe tumulata a Gesualdo nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie non sia stata rimossa.

Un libro che è anche un omaggio al borgo medioevale, al castello e dal paesaggio gesualdino che invitano il lettore a fare un viaggio a Gesualdo: uno dei borghi più belli d’Italia.