E’ dedicato alla “Sacra Sindone tra fede, storia e microviaggio” il confronto promosso da Insieme per Avellino e l’Irpinia in programma il 20 settembre, alle 17, al Circolo della stampa di Avellino. Introduce Pasquale Luca Nacca di Insieme per Avellino e l’Irpinia. Interverranno Giovanna Nicodemi, esperta on conservazione e valorizzazione dei beni culturali, Emanuela Marinelli, scrittrice e sindonologa, Gerardo Troncone, presidente Gruppo Archeologico irpino, Teresa Colamarco, paleografo, diplomatista. Conclude Paolo Matarazzo.
Durante il secondo conflitto mondiale, la Santa Sindone lasciò fu trasferita presso l’Abbazia di Montevergine. Il “sacro lenzuolo”, che secondo la tradizione avrebbe avvolto il corpo di Gesù deposto nel sepolcro, e la cassa d’argento che lo custodisce, vennero prima trasportati a Roma, al Quirinale, ma questo luogo, così come il Vaticano, non venne considerato abbastanza sicuro in caso di bombardamenti.
Il 7 settembre del 1938, quindi, il cardinal Montini (che poi divenne Papa VI) decise di far portare la reliquia a Montevergine: chiamò a Roma l’abate Ramiro Marcone per comunicargli la decisione. La cassa rimase sotto l’altare del Coretto da notte del cenobio, un pregevole manufatto ligneo del ‘600, rimase lì fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Nel 1946, infatti, venne messo a punto il piano per il trasferimento della Santa Sindone a Torino, nella cappella della Real Casa che, nel frattempo venne passata sotto la custodia del Papa e al vescovo del capoluogo subalpino. I monaci espressero il desiderio di vedere il sacro lenzuolo prima che lasci il Santuario di Montevergine; l’ostensione avvenne nella notte tra il 28 e il 19 ottobre, alla presenza del cardinale arcivescovo di Torino Maurilio Fossati, del custode della Sindone mons. Brusa, del priore di Montevergine Roberto D’Amore, dei monaci e di acuni amici della comunità. A questo straordinario evento è stato dedicato anche un libro a cura di Giovanni Mongelli: “La sacra Sindone a Montevergine e la sua ostensione il 28-29 ottobre 1946.”