Al Convitto Colletta la Notte del liceo Classico per dire no a ogni guerra

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Nessuno è così folle da preferire la guerra alla pace: in pace i figli seppelliscono i padri, in guerra sono i padri a seppellire i figli.” È da questo passo delle “Storie” di Erodoto che prende vita al Convitto Nazionale “P. Colletta” di Avellino, la nona edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico, sesta per l’istituzione avellinese, ideata dal professore catanese Rocco Schembra.

L’evento si concentrerà su riflessioni sul tema della guerra, contrapposto a quello della pace alla ricerca di una speranza presente anche nel titolo dato dagli organizzatori del Convitto: “Io sono…Speranza”. Dal pomeriggio sino alla serata di venerdì 5 maggio, gli alunni si cimenteranno in attività creative e rappresentazioni teatrali, interagendo nei vari convegni con gli ospiti Gianluca Amatucci, che presenterà “Lettere dal fronte”, una raccolta di scrittti di soldati sul fronte dalla Prima guerra mondiale sino al conflitto russo-ucraino, con le musiche di Elsa Nigro e Sergio De Castris ed Elena Opromolla, autrice di “Olena”, raccolta di poesie che raccontano i sentimenti, con un intervento sulla poesia come catarsi. Andrea Lucisano, poi, divulgatore nelle scuole del pensiero del filosofo avellinese Aldo Masullo e presidente di vari festival della filosofia in Italia e all’estero, discuterà con i ragazzi sui meriti della filosofia socratica e sugli aneliti di pace e speranza utili per contrastare i conflitti del nostro tempo. Gli ospiti saranno accolti da un momento coreografico-artistico organizzato dalla professoressa Antonella Ieppariello.

A completare l’evento si aggiunge il laboratorio: “War is cancer! Humanitas is peace” in cui, con l’ausilio delle proff. Elvira Romano, Anna Caramico e Rosa Iandolo, i ragazzi proporranno testi poetici e musicali dedicati al tema della serata; sarà la prof. Maria Antonia Vesce, animatrice digitale dell’istituto, con l’ausilio dell’alunno Roberto Sessa, a suscitare riflessioni sul rapporto tra etica e intelligenza artificiale. I ragazzi del quinto anno del liceo classico, da sempre sostenitori della Notte, saranno coinvolti nel riadattamento del “Simposio” di Platone, diretto dall’alunna Aurora Lallo che spiega: “Il progetto è nato nel 2021, durante la DAD, in un contesto in cui la creatività era ancora soppressa e noi ragazzi abbiamo avvertito la necessità di sentirci a contatto anche a distanza. Questo lavoro ci ha messo alla prova, non solo per i mezzi scarsi che avevamo a disposizione, ma anche perché non eravamo abituati a rivivere emozioni così forti e a sfidare i limiti che ci erano imposti con un lavoro così gratificante.“Era giusto – precisa la giovane regista- ridare luce a un progetto che avevamo archiviato e riprenderci il merito dell’impegno mio e dei miei compagni. La Notte è stata l’occasione perfetta per avere di nuovo la gratificazione e per cogliere l’opportunità dinanzi a personaggi di rilievo come Andrea Lucisano, di mettere in mostra i nostri talenti. Mi sono divertita, in particolare, ad adattare personaggi vivaci come i filosofi Aristofane e Alcibiade ai caratteri dei miei compagni Gabriele d’Aquino e Carlotta Marrazzo.”

A curare la locandina, l’alunno Alfonso Capo, che sottolinea come “Sono stato onorato di adattare la locandina nazionale, elaborata dalla professoressa Valeria Sanfilippo, recuperando i simboli che mi hanno molto colpito, come il colibrì, che dalle colonne dei templi greci si solleva in volo verso il futuro e una comune speranza di pace, su uno sfondo blu, simbolo di profondità e quiete.” L’evento, sostenuto dalla dirigente professoressa Maria Teresa Brigliadoro è stato curato dai professori Pellegrino Caruso, referente nazionale e locale dell’iniziativa, Ilenia D’Oria, Giuseppina Satalino, Vincenza La Gatta, Alfredo Spinelli e Patrizia Indennitate.