Al Goleto a confronto sull’enciclica Laudato si’

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Domenica 14 maggio si terrà al Goleto un incontro pensato innanzitutto per i giovani. Perché sono i giovani che vivranno per più tempo l’impatto della crisi climatica ed è da loro che ci si aspetta un cambiamento radicale.

Papa Francesco nella parte finale dell’enciclica LAUDATO SI’, prima delle due preghiere conclusive, Preghiera per la nostra Terra e Preghiera cristiana per il creato, al numero 246: sostiene di aver compiuto una «riflessione insieme gioiosa e drammatica»

È quello che si propone di fare anche il convegno: una riflessione gioiosa e drammatica sulla casa comune che abitiamo, sull’equilibrio dinamico della biosfera, sul futuro della nostra specie e la possibilità di continuare ad averlo. Relazionerà don Salvatore Sciannammea

“In Papa Francesco – spiega il professore Michele Zarrella, tra i curatori dell’evento – prevale la gioia, perché è sostenuta dalla speranza di credere alla missione cristiana dell’umanità seppure i presupposti siano profondamente dolorosi. E per fare ciò auspica un cambiamento clamoroso della società. Il cambiamento che dobbiamo fare è di pensarci parte dell’ambiente e non di guardarlo come se fossimo dal di fuori di esso. Questo i giovani lo hanno capito: sono parte dell’ambiente in cui vivono. Come una goccia è parte dell’oceano. È da loro che ci aspettiamo questo cambiamento di prospettiva: guardare l’ambiente da dentro, come parte di esso; come la goccia dell’oceano vede l’oceano. Se facciamo questo cambio di prospettiva ci sentiremo felici di far parte di una magnifica immensità. Con questo cambio di prospettiva, con questa gioia sostenuta dalla speranza arriveremo a preservare l’ambiente e l’umano che è in esso”.