Al Loreto si presentano i volumi “Green Parco del Partenio, Studi, progetti e attività”

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Appuntamento per domani 12 dicembre alle ore 10 presso il Salone degli Arazzi del Palazzo Abbaziale di Loreto a Mercogliano per la presentazione dei volumi “Green Parco del Partenio”. Nel caratteristico salone degli Arazzi si incontreranno i Sindaci dei 22 Comuni che ricadono nell’area protetta del Parco del Partenio e l’Ufficio Speciale della Regione Campania Parchi, Riserve e Siti UNESCO, per un confronto finalizzato alla programmazione degli interventi, finanziabili con fondi comunitari, per la realizzazione delle infrastrutture a servizio del territorio per la sua tutela e valorizzazione.
Saranno presenti, oltre ai Sindaci, il presidente dell’Ente Parco Regionale del Partenio, Arch. Giuseppe Zampino, l’Abate Ordinario del Santuario di Montevergine, Dom Riccardo Luca Guariglia, e il responsabile dell’Ufficio Speciale della Regione Campania, Parchi, Riserve e Siti UNESCO, Arch. Alberto Romeo Gentile. In quella sede potrà essere comunicato dai Comuni l’elenco dei progetti in corso o da predisporre ai quali il Parco offrirà assistenza per la “messa in rete”, creando una sinergia che eviti dispersioni.
Dopo un confronto tra i relatori verranno presentati i tre volumi Green Parco del Partenio, Studi, Progetti e Attività.
Si tratta di tre interessanti volumi curati dall’architetto Zampino, che grazie ai contribuiti di valenti studiosi e a una ricca documentazione anche iconografica, raccolgono tutte le ricerche, i progetti e le attività che hanno interessato negli ultimi anni il Parco del Partenio. Quest’ultimo, infatti, oltre ad essere un meta spirituale di grande fama, grazie alla presenza del santuario di Montevergine che accoglie ogni anno migliaia di pellegrini, è un sito dalle molteplici potenzialità da concretizzare attraverso la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, naturalistico, paesaggistico ed etnoantropologico. Molti contributi dei volumi sono dedicati proprio al progetto Parco, partendo dal sistema di gestione ambientale, fino ad analizzare problemi di definizione del paesaggio storico e la programmazione degli interventi, in un confronto sinergico con le strategie dell’Ufficio Regionale che si occupa degli Enti Parco. Nei volumi sono stati evidenziati tutti i traguardi già raggiunti come, ad esempio, il marchio “Qualità Partenio” e il suo regolamento; la sinergia con Summonte e gli altri comuni locali; il protocollo d’intesa con il C.A.I.; la realizzazione di “Un centro di Educazione allo sviluppo in zona sismica”; la nuova proposta di pianta organica del Parco; i progetti integrati rurali per le aree protette realizzati recentemente; il progetto di giardino orto-botanico nel chiostro del Priore nell’Abbazia di Montevergine. Naturalmente una parte importante dei volumi e dell’attività spetta a quest’ultima sia che si parli delle sue opere storico-artistiche sia che si parli dei suoi orti e dell’ordine benedettino.
Infine verranno presentate le nuove proposte editoriali programmate, che riguarderanno il Museo Abbaziale; l’Erbario Storico (Anna Battaglia), Il restauro dell’Abbazia (Arch. Luigi Picone) e una lente d’ingrandimento sulla tavola della Madonna passando dalla storia al mito (Francesco Aceto). I volumi sono editati dalla Artstudiopaparo.
IL PARCO REGIONALE DEL PARTENIO
Il Parco regionale del Partenio è un’area naturale protetta situata in Campania, istituita a partire dal 1993. Occupa una superficie di 16.650 ha sui Monti del Partenio, tra le province di Avellino, Benevento, Caserta e Napoli. Rientra nel sito di importanza comunitaria (SIC) "Dorsale dei Monti del Partenio". Al suo interno si trova l’Oasi WWF Montagna di Sopra di Pannarano. Il parco è situato sulla catena del Partenio, tra cui svetta il Montevergine, monte sul quale sorge il Santuario di Montevergine, in frazione di Mercogliano. Fauna
IL MARCHIO “QUALITA’ PARTENIO” – Dallo scorso anno, grazie al Sindaco di Summonte e Dirigente presso il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali dr. Pasquale Giuditta, l’Ente Parco Regionale del Partenio ha anche un proprio marchio denominato “Qualità Partenio”. Tra gli obiettivi del Parco Regionale del Partenio, c’è quello fondamentale di creare condizioni di sviluppo e la salvaguardia del territorio attraverso la conservazione, la valorizzazione la promozione e la fruizione delle risorse naturalistiche, ambientale, storico-religiose e culturali dell’area protetta. A tale scopo è stato creato questo marchio collettivo geografico “Qualità Partenio” che può essere utilizzato dalle aziende presenti sul territorio del Parco, per caratterizzare i propri i proprio prodotti attraverso un’immagine unitaria e un’unica identità.
FAUNA – È molto varia. Vi sono dalle 5 alle 12 specie di anfibi. Di grande pregio, ma anche bellezza, sono le due salamandre: la Salamandrina dagli occhiali, molto rara e di notevole interesse naturalistico, ma è notevole anche la presenza della Salamandra pezzata, presente nel parco con la sottospecie appenninica. A questa si affiancano altre emergenze naturalistiche, con la presenza di ben 3 specie di tritoni, dell’Ululone dal ventre giallo, del Rospo comune, del Rospo smeraldino e della Raganella italica. Numerose anche le specie di rettili, tra i quali sono più facili da osservare, il Geco e il Ramarro. Rettili più difficili da vedere sono due sauri simili a serpenti, ovvero l’Orbettino e la Luscengola. I serpenti veri e propri si identificano nel parco con una sola specie parzialmente pericolosa per l’uomo: la Vipera, che con il suo morso velenoso, può provocare gonfiore e dolore ma raramente è mortale. Altri serpenti sono : il Biacco, il Cervone ed il Saettone, detto anche Colubro di Esculapio, dal nome di Esculapio, il dio greco della medicina : questo serpente è ancora oggi usato come simbolo della farmacologia. Nessuno di questi tre è velenoso. Numerose le specie di uccelli. Alquanto comuni e ben distribuiti all’interno del Parco: il Merlo, la Cinciarella, il Fringuello, Il Verdone, lo Scricciolo, il Cardellino, la Gazza, la Cornacchia grigia e la Civetta. Più legate all’habitat elettivo: la Passera d’Italia, la Taccola, il Rondone e il Balestruccio, in grado di adattarsi senza problemi alle zone urbane, lo Sparviere, il Colombaccio, l’Allocco, il Cuculo, il Picchio rosso maggiore, il Picchio verde, il Picchio muratore, la Cinciarella. Il Pettirosso, la Capinera, il Rampichino e la Ghiandaia sono molto comuni negli ambienti forestali specie se intervallati da radure. Il Gheppio, il Barbagianni, l’Upupa, l’Averla piccola, la Passera mattugia, il Verzellino, lo Zigolo nero invece sono altre specie di uccelli che preferiscono le aree agricole o le zone con ampi spazi aperti. Altri ambienti del parco, come ad esempio prati di alta quota o zone rupestri, sono sorvolate dalla Poiana, dal Corvo imperiale, dall ‘Allodola, dal Codirosso spazzacamino, delle Rondini e dal Falco pellegrino. Quest’ultimo rapace è sicuramente la specie più affascinante, nonostante si trovi in quasi tutto il mondo. Infatti questo straordinario falco si adatta a qualsiasi ambiente, tranne i ghiacciai e il deserto, e, con la sua velocità di 300 km orari, può arrivare a cacciare prede due volte il suo peso. Infine le specie di uccelli localizzate negli ambienti umidi e lungo i fiumi sono : la Ballerina gialla, la Ballerina bianca e la Gallinella d’acqua. Altre specie come la Beccaccia, il Tordo bottaccio, lo Storno, la Pispola e il Lucherino sono presenti nel parco solo nel periodo migratorio autunnale e primaverile, senza però nidificare nel parco e non fanno parte della sua fauna. Nel Parco sono stati localizzati più di 30 specie di mammiferi molto difficili da osservare. Iniziando dalle specie più comuni si localizzano alcuni micro mammiferi insettivori, le talpe ad esempio si dividono in due gruppi, la Talpa romana e la Talpa caeca, oltre poi al riccio e diverse specie di pipistrelli. Nel parco vi sono tre esemplari di carnivori che disturbano molto spesso gli agricoltori cibandosi di galline. L’esempio più comune è quello della Volpe, ma sono presenti anche la Faina e la Donnola. Il Moscardino e il Ghiro sono legati alle formazioni boschive e ai coltivi elaborati. Molto più raro invece il Topo quercino. Il tasso poi è un altro animale localizzato il più delle volte nel corso delle ore notturne. Infine il Lupo grigio, o lupo comune, è stato localizzato, ma non supera il centinaio di esemplari, a causa della mancanza di sostanziose prede : infatti, l’unico che può soddisfare quest’esigenza oltre ai pascoli di pecore e bovini è il cinghiale.
FLORA – La Flora del Parco Regionale del Partenio è vasta, variabile secondo la quota altimetrica. In base all’altezza è possibile identificare diversi tipi di piante e fiori. A quote basse si trovano boschi di Leccio. Inoltre molte sono le specie arboree come l’Olmo, la Roverella, il Fico e il Cerro mentre tra le specie arbustive vi sono il Ligustro, il Prugnolo, l’Alaterno e l’Orniello. Il sottobosco ovvero la parte ombrosa dei boschi è costituita da Asparagi, Euforbia, Clematide, Edera, Biancospino, Corniolo e Ciclamino. In zone più alte, verso i 500 metri si trovano boschi di querce e alcune specie di sempreverdi, il sottobosco delle quote più alte è invece rappresentato dall’Ontano napoletano, l’Acero e Il Carpino. Nei boschi di querce si possono intravedere molte specie di noccioli. Altre piante tipiche dei sottoboschi del parco sono le Felci, Le anemoni dell’Appennino, le sassifraghe e il pungitopo. Tra i 500 e i 1000 metri sono presenti i Castagni. Fiori bellissimi che si trovano tra queste quote e anche più giù sono i due tipi di rose presenti nel parco: la rosa selvatica e la Rosa canina oltre al bellissimo giglio rosso. Dopo i 1000 m si raggiungono i boschi di Faggio e a questa quota si può incontrare anche l’Acero montano (detto più comunemente Acero riccio), l’acero napoletano il salice e il tasso. Nei giardini dei sottoboschi di alta quota è possibile trovare viole in primavera e Giglio martagone. Il fiore simbolico, il più importante e anche quello con più storia del Parco regionale del Partenio è sicuramente l’Anthemis del Partenio (Matricaria parthenium) usato nel Medioevo dai monaci benedettini di Montevergine per produrre il tipico liquore contenente qualità tonico-stomatiche. Le specie di fiori che sono presenti nel Parco sono molte di più: ci sono ben 33 specie di orchidee, le più belle e facili da riconoscere sono l’Ophrys apifera (situata sui pascoli sassosi tra i 500 e i 700 metri), poi c’è la Serapias lingua diffusa a quote più basse (tra i 200 metri). ci sono moltissimi altri tipi di Orchidee nel Parco come l’Anacamptis papilionacea, Orchis morio, Orchis purpurea, Orchis italica, Dactylorhiza maculata e Spiranthes spiralis. La flora del Partenio è invece alquanto assente nelle zone molto alte il quale è possibile vedere solo muschi ed erbe secche.
L’Ente Parco comprende 22 comuni: Arienzo (CE), Arpaia (BN), Avella (AV), Baiano (AV), Cervinara (AV), Forchia (BN), Mercogliano (AV), Monteforte Irpino (AV), Mugnano del Cardinale (AV), Ospedaletto d’Alpinolo (AV), Pannarano (BN), Paolisi (BN), Pietrastornina (AV), Quadrelle (AV), Roccarainola (NA), Rotondi (AV), Sant’Angelo a Scala (AV), San Felice a Cancello (CE), San Martino Valle Cudina (AV), Sirignano (AV), Sperone (AV) e Summonte (AV).