Al Ruggero II di Ariano iscrizioni in crescita malgrado il calo demografico

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Ariano Irpino. Dispersione scolastica, soppressione degli istituti, classi dimezzate: la scuola italiana non passa certo un bel momento e l’istruzione non è, proprio, una priorità. È quello a cui stiamo andando incontro. Ma, non sempre, è così. Perché ci sono delle realtà, anche in provincia, che si muovono in controtendenza. Una di queste, infatti, è l’Istituto Superiore” Ruggero II” della città del Tricolle. Infatti la scuola che comprende l’ insegnamento linguistico, scienze umane,artistico e tecnico è la più scelta dai ragazzi in uscita dal primo ciclo di studi. E lo confermano le iscrizioni alle prime classi dell’anno prossimo. Per la verità è già da qualche anno, da tre ad essere precisi, che si registra questo trend.” Nonostante si debba fare i conti con questo momento storico, in ragione del calo demografico e della popolazione scolastica”. Il dirigente scolastico della Ruggero II, Massimiliano Bosco, che ringrazia il suo staff, docenti, personale Ata, ma anche studenti e genitori, per questo traguardo raggiunto, aggiunge che” siamo promotori di un orientamento formativo che investe il processo globale di crescita della persona ed è trasversale a tutte le discipline ed interessi già in linea con le prime indicazioni ministeriali per la riforma del sistema di orientamento”. Un lavoro” capillare”, quello dell’istituto arianese, che tiene conto non solo” dei bisogni ma anche dei sogni dei nostri studenti e delle loro famiglie”. E che è stato svolto” da un nutrito ed  efficiente gruppo per l’orientamento in entrata”, coordinato dalla professoressa Paola Napoli. Il dirigente scolastico sottolinea, quindi, l’impegno profuso da tutti e, per ultimo ringrazia, dopo le riuscite giornate dell’Open day, “le numerosissime famiglie,  provenienti dai Comuni limitrofi,  che hanno apprezzato la nostra proposta scegliendo, tra molteplici alternative, ancora una volta, il”Ruggero II” “, e conclude:” Ci impegniamo, con tutte le nostre energie, a non tradire le loro aspettative”.

Giancarlo Vitale