È stata fissata per l’8 ottobre prossimo la camera di consiglio decisiva per Alto Calore Servizi, al termine dell’ultima udienza di oggi dei creditori. Presso il Tribunale di Avellino si è conclusa la lunga consultazione degli enti pubblici e privati al vaglio dei quali dal luglio 2022 c’è la proposta di concordato per il salvataggio dell’azienda.
Il Presidente dell’Alto Calore, l’avvocato Antonio Lenzi, ha depositato agli atti ulteriore documentazione, per l’aggiornamento della situazione finanziaria .Tra le novità portate all’esame dei giudici, soprattutto le certezze sulla capacità di riassorbimento del disavanzo, una volta rinegoziato il debito. Il Giudice della sezione Fallimentare GaetanO guglielmo ha invitato la società di Corso Europa a predisporre una nota informativa sulle eventuali conseguenze delle inchieste sui corsi “fantasma”.
Intanto è attesa per domani la decisione del Gup del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio per i tredici indagati nel primo filone sui corsi fantasma organizzati all’Alto Calore. Udienza che si svolgerà per Michelangelo Ciarcia e Pantaleone Trasi, ex ’amministratore unico della società e l’addetto alla segreteria del presidente, insieme ad altre 11 persone. A firmare le richieste di rinvio a giudizio i pubblici ministero Luigi Iglio e Vincenzo Russo. Già nella precedente udienza è stata formalizzata la richiesta di costituzione di parte civile della società Alto Calore, rappresentata dall’avvocato Benedetto Vittorio De Maio. La costituzione è stata accettata in relazione ai capi d’accusa di peculato, ma non per i reati tributari. L’Alto Calore, rappresentato dall’amministratore unico Antonello Lenzi, ha scelto di costituirsi contro gli ex vertici della società.
Intanto dalla Regione sono in arrivo i 70 milioni di euro garantiti alla Campania per l’Irpinia dai ristori per i trasferimenti idrici in Puglia. Lenzi ha anche informato il Tribunale del suo programma di riassetto organizzativo avviato, con la nomina di un direttore generale prevista per il prossimo mese di ottobre.