Affondo dei consiglieri di minoranza, che in un documento congiunto, da cui si tira fuori il consigliere Giovanni La Vita, hanno deciso di “sospendere la loro partecipazione alle conferenze dei capigruppo, esprimendo la massima disapprovazione per i metodi conflittuali e provocatori con i quali viene gestito l’organismo dal presidente con l’avallo del sindaco”.
Un mini Aventino, per dir così, deciso dopo la riunione dei capigruppo ieri. E la decisione si aggiunge, come ricordano gli stessi consiglieri di opposizione all’uscita dei socialisti dalla maggioranza.
Decisione assunta sempre ieri e di cui abbiamo dato ampio risalto. Dall’opposizione ribadiscono che i socialisti dopo mesi di tira e molla hanno ritenuto che non fossero stati superati i nodi politici e di metodo sollevati a suo tempo e che quindi hanno preso le distanze su temi che l’opposizione ha sempre sollevato.
Nel documento analizzano quanto accaduto e perché. “Il quadro che viene fuori ci restituisce – dicono gli oppositori riferendosi alla maggioranza – una compagine amministrativa fortemente azzoppata dallo stesso partito i riferimento del sindaco, arroccata su posizioni di chiusura, persino all’interno ella stessa maggioranza.
Quest’ultima è assente sui problemi ed ancor di più sulle soluzioni, incapace di dialogare e confrontarsi e che non ha più nemmeno i numeri per tenere una Conferenza dei capigruppo. La seduta ultima non si è tenuta per mancanza del numero legale. Un contesto sconfortante che imporrebbe scelte nette che purtroppo, non dubitiamo, non ci saranno”.
E per chiudere la minoranza manifestano preoccupazione “per i danni che tutto ciò ha provocato alla città e la speranza che il quadro non si aggravi troppo in questo residuo scorcio di consiliatura”.
Toni e azioni decisamente aspri dunque. Per la seconda consiliatura Franza si annuncia un futuro non semplice.
Intanto il sindaco dovrà tenere unito quel che resta della maggioranza e c’è chi pensa si debba attivare per cercare sponda nelle minoranze.
Si guarderebbe al consigliere La Vita che è stato eletto in una lista di centro sinistra e che è tesserato del Pd, anche se in aperta competizione con molti dirigenti locali del partito. Tutto ancora da scrivere il futuro dell’attuale amministrazione.
Rodolfo Picariello