Arresto Festa, Associazione Addesa: “I Partiti si impegnino per una svolta morale”

Continuano le reazioni dal mondo dei politico e associativo dopo il recente arresto dell'ex sindaco di Avellino Gianluca Festa. L'associazione Fausto Addesa chiama tutti alla responsabilità

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Continuano le reazioni dal mondo dei politico e associativo dopo il recente arresto dell’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa. L’associazione Fausto Addesa chiama tutti alla responsabilità:

“Gli ultimi accadimenti che hanno investito le istituzioni nella provincia di Avellino confermano la gravità della condizione morale della vita pubblica. I fatti emersi, prima ancora di essere accertati come reati dimostrano che larga parte della classe dirigente chiamata a governare nell’interesse dei cittadini persegue in realtà obiettivi e comportamenti censurabili, che derogano troppo spesso al rigore e a quei principi che giustificano l’impegno politico.

Lo scioglimento per infiltrazione mafiosa del Comune di Monteforte irpino e del Comune di Quindici, l’inchiesta sull’Alto Calore e quella sul Comune di Avellino impongono alla classe politica un esame di coscienza che porti all’adozione di comportamenti conseguenti.

È fondamentale che i partiti e i movimenti, in particolare quelli che da sempre rappresentano il riferimento delle culture più attente all’impegno sociale, si impegnino per una svolta morale, adottando comportamenti conseguenti di rottura netta con quanto accaduto sino ad ora.

La nostra associazione chiede a chi oggi è impegnato nelle comunità chiamate al voto di garantire con coraggio il necessario e profondo rinnovamento delle liste elettorali. Oggi più che mai la credibilità della proposta politica, soprattutto agli occhi dei giovani disillusi dopo anni di deriva morale, passa attraverso la scelta di donne e di uomini liberi da condizionamenti e da legami con mondi che hanno pericolosamente preso il sopravvento in questa città e in questa provincia.

Chiediamo alle forze politiche di dare spazio e fiducia ad una classe dirigente indiscutibile, dicendo basta alla logica dei portatori di voti e di compromessi di basso profilo. Questo è un primo indispensabile passo per costruire il cambiamento e una nuova stagione di impegno civile in cui possa riconoscersi anche la nobile tradizione del cattolicesimo democratico”.