Asidep, ancora nulla di fatto: sindacati divisi

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Nemmeno mezz’ora è durato l’incontro di ieri pomeriggio nella sede di Pianodardine, con i curatori fallimentari, il presidente dell’Asi, Pasquale Pisano, le rsu della provincializzata, i sindacati, che tra l’altro non tutti hanno partecipato. Mentre ha firmato l’accordo l’Uglm, con Ettore Iacovacci, si è rifiutata invece la Uilm, Gaetano Altieri ha abbandonato la sala, cosi come hanno fatto le rsu dell’azienda Nunziante Scibelli e Maria Mottola. Un incontro già programmato, in cui si doveva finalizzare l’ipotesi di accordo che avrebbe attivato gli ammortizzatori sociali, per i cinquantaquattro dipendenti, in modo da evitare i licenziamenti. Nei precedenti incontri l’accordo ha avuto esito negativo. Per Asidep era presente il liquidatore, Dino Covino. Al momento di mettere nero su bianco, quando Asi, Asidep e sindacati sembrava potessero raggiungere un accordo alla fine ancora la fumata è grigia. Nessun passo in avanti, insomma. Fismic e Fiom, comunque, ribadiscono che” i lavoratori non possono più essere trattati in questo modo”.

I rispettivi segretari provinciali, Giuseppe Zaolino e Giuseppe Morsa, sottolineano che si andrà avanti senza la loro firma. Lo stesso segretario provinciale Uilm, Gaetano Altieri, ieri prima di abbandonare l’incontro ha aggiunto che”si firma solo tutti insieme”. I cinquantaquattro lavoratori della depurazione irpina, da mesi, chiedono a Pisano, presidente dell’Asi, gli stipendi arretrati e la tredicesima. Condizione essenziale per cominciare a capirsi. Ed il mancato rispetto degli impegni presi da Pisano sono un ostacolo quasi insormontabile. Il presidente, dal canto suo, nel corso della breve riunione di ieri pomeriggio ha fatto presente che la procedura del servizio di affidamento del servizio di depurazione è sarà completata nella prima decade di aprile. E che gli impegni assunti saranno rispettati. Per la gestione temporanea, entro quella data, si fannobi nomi di Geco, De Vizia Transfer e di Irpiniambiente. Intanto i sindacati minacciano un esposto alla Corte dei Conti, se il Consorzio Asi non terrà fede agli impegni.