Asidep, Caruso: “Non si può pensare che si giochi sulla pelle dei lavoratori”

Mattinata di protesta per i lavoratori dell'Asidep

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Nella mattinata odierna si è tenuto un sit-in di protesta da parte dei lavoratori dell’Asidep che non ricevono lo stipendio da più di due mesi. Antonio Caruso, ex sindaco di Andretta e rappresentante dei lavoratori, si è espresso così:

Quando due enti pubblici, Asi e Provincia, invece di parlarsi per trovare una soluzione comunicano tramite carte bollate, alla fine chi ne va di mezzo sono i lavoratori. La manifestazione di oggi è per far emergere le contraddizioni. Non è che si può pensare che si giochi sulla pelle dei lavoratori. Se pure il governo regionale è intervenuto con dei finanziamenti per la miglioria degli impianti, e il risultato finale è che fanno meno di quello che facevano prima con la depurazione solo delle aree industriali, è un segnale che vogliono portare la depurazione verso la privatizzazione“.

Gli fa seguito Giuseppe Morsa: “Da parte politica ci hanno prospettato delle soluzioni di garantire i livelli occupazionali e tenere il servizio pubblico. Passate le elezioni politiche, tutto è andato a morire. Il tema è in mano alle istituzioni, che è la prefettura, poiché chi doveva dirigere si è rivelato totalmente incapace. Sulle responsabilità di aver utilizzato male i soldi pubblici, chiaramente faremo in modo che i colpevoli saranno assicurati alla giustizia. Dobbiamo decidere se in questa provincia c’è ancora del pubblico, le condizioni per fare attività industriali, oppure alziamo le mani e ci rassegniamo.

Ha poi concluso: I curatori fallimentari e l’Asi devono risolvere questa questione. Noi abbiamo fatto le nostre proposte, ma bisogna avere un piano e un’idea per andare avanti. Questi lavoratori vengono trattati come un pacco postale, tutti se ne vogliono liberare, come un peso, sono considerati come un costo. Innanzitutto il lavoratore è una persona che ha dimostrato di saper fare il proprio lavoro e determinato la ricchezza chi oggi ci manda qui. Questa cosa non va bene, mi sarei aspettato un atteggiamento diverso. L’appello è intanto alla Prefettura con la convocazione di un tavolo permanente fino al raggiungimento di una soluzione e ai partiti politici, che hanno un atteggiamento da Ponzio Pilato“.