Asili nido e mense aziendali, il successo delle PMI campane nel benessere dei dipendenti

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Cooperazione produttiva e tecnologica per ridurre i costi e condividere i servizi di welfare: è l’obiettivo di PoEma, progetto di Europea Microinfusioni Aerospaziali (EMA), azienda metalmeccanica di Avellino, leader mondiale nella produzione di statori e componenti di turbine dei più avanzati motori a reazione destinati all’aviazione e alla propulsione navale.

EMA è stata inserita da Generali Italia tra le ‘Welfare Champion’, per aver raggiunto il rating più alto per il livello di welfare aziendale adottato (5W). Si tratta di imprese con un sistema di welfare aziendale molto rilevante, intensità elevata in termini di numero di iniziative per aree, orientamento all’innovazione sociale, rilevante impegno economico-organizzativo e sistematico coinvolgimento dei lavoratori.

PoEma, dal 2014 aggrega una quindicina di aziende avellinesi con l’obiettivo di condividere competenze e servizi. Ad oggi i servizi messi a disposizioni degli impiegati comprendono la mensa e l’asilo nodo a cui si è aggiunta da poco una borsa di studio del valore di 30mila euro per 40 figli di dipendenti. Il progetto permette anche alle aziende più piccole di mettere a disposizione dei lavoratori strumenti che altrimenti sarebbero inaccessibili.

Giunto alla quarta edizione, il Rapporto 2019 – Welfare Index PMI, promosso da Generali Italia con la partecipazione delle maggiori confederazioni nazionali (Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni) per diffondere e valorizzare la cultura di welfare aziendale nel PMI ha analizzato il livello di welfare delle imprese italiane. Su 540 aziende del Sud Italia che hanno partecipato all’iniziativa, 123 hanno sede in Campania.

Welfare Index PMI ha monitorato le iniziative delle imprese di tutti i settori produttivi e di tutte le classi dimensionali (da meno di 10 fino a 1000 dipendenti) in 12 aree: previdenza integrativa, sanità integrativa, servizi di assistenza, polizze assicurative, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico, formazione, sostegno all’istruzione di figli e familiari, cultura e tempo libero, sostegno ai soggetti deboli, sicurezza e prevenzione, welfare allargato al territorio e alle comunità.

EMA è stata premiata, in particolare, per il ruolo attivo in 5 delle 12 aree di welfare studiate da Generali. In particolare, previdenza integrativa, sostegno all’istruzione di figli e familiari, formazione per i dipendenti, sicurezza e prevenzione degli incidenti e servizi di assistenza.

Marco Sesana, Country Manager & Ceo Generali Italia e Global Business Lines: “In quattro anni con Welfare Index PMI abbiamo ascoltato gli imprenditori del nostro Paese, con 15 mila interviste, e abbiamo visto una crescente consapevolezza dell’importanza del welfare. Il Rapporto 2019 ci restituisce una fotografia unica: il welfare ha successo se è un progetto d’impresa coerente e strategico che parte dall’ascolto dei dipendenti. In Generali il welfare, da sempre parte integrante del nostro business di assicuratori, è una priorità strategica: dall’ascolto delle nostre 15 mila persone abbiamo costruito uno dei più completi e innovativi programmi di welfare in Italia. E mettiamo queste nostre competenze e la nostra innovazione nel welfare a disposizione di imprese e lavoratori”.

IL WELFARE NEL SUD ITALIA. Nel complesso, il livello di dinamismo delle PMI del Sud Italia è risultato buono. Il 21,2% ha, infatti, sviluppato il proprio welfare aziendale nell’ultimo anno, lanciando nuove iniziative o potenziando quelle già esistenti. Le prospettive a medio termine sono positive in quanto il 50% delle PMI si dichiarano intenzionate a sviluppare ulteriormente i propri progetti nell’arco dei prossimi 3-5 anni. Ad oggi, al Sud quasi il 39% delle imprese attua progetti di welfare.

Il tasso di iniziativa nel Sud Italia è in linea con la media nazionale in quasi tutte le aree prese in considerazione dal Welfare Index PMI 2019 con risultati positivi soprattutto nelle aree del welfare di comunità e dell’integrazione sociale. Ancora poco diffuse le iniziative nelle aree della previdenza e della sanità integrativa.

Il 52,8% delle PMI del Sud Italia sono ben predisposte ad ascoltare e coinvolgere i propri lavoratori nelle decisione di welfare. Elevato, anche se leggermente inferiore alla media nazionale, il tasso di proattività delle PMI (61,7%) a dimostrazione che sono state adottate iniziative di welfare aziendale aggiuntive rispetto a quelle previste dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL).

Le PMI del Sud Italia riconoscono, anche più della media nazionale, gli effetti positivi del welfare aziendale sui prorpri risultati di business tanto che il 46% di loro rileva impatti positivi sull’immagine e la reputazione aziendale, il 44% su soddifazione e fidelizzazione dei lavoratori, il 39% sulla produttività del lavoro.

Le PMI del Sud Italia che hanno raggiunto il livello di rating più elevato del Welfare Index PMI 2019, cioè quelle che hanno ottenuto un punteggio di 5 W, sono 6 su un totale di 68 a livello nazionale (più che triplicate rispetto al 2017) e appartengono in aprte al settore agicoltura e in parte al settore dell’industria.