Autismo, il centro non è affare di pochi

0
1552

Una marcia per ribadire che il Centro per l’autismo è affare di tutti, più forte di interessi e beghe politiche. Sono in duecento a marciare, incuranti della calura estiva, tra cittadini comuni, associazioni, genitori di ragazzi autistici, una marcia silenziosa e piena di dignità che parte dai cancelli del cantiere per arrivare con una piccola deviazione al percorso – che avrebbe dovuto concludersi alla chiesa di San Ciro – fino all’ex ospedale Moscati, altro fantasma abbandonato dalle istituzioni. La scommessa è quella di rompere il silenzio e fare rete. Lo sottolinea con forza Raffaele Taglialatela, alla guida del Comitato “La Voce di Valle”, nel documento che sarà consegnato nelle mani del Sindacoper fare chiarezza sul futuro del centro «Abbiamo voluto che fossero i cittadini a mobilitarsi, a far sentire la loro voce, alla ricerca di quelle risposte che le istituzioni non sono state in grado di dare. Abbiamo scelto di adottare la struttura, simbolo dei tanti fallimenti amministrativi di Avellino, nella speranza che questa presa di posizione contribuisca a liberarlo dalla ragnatela di interessi che lo tiene prigioniero da anni. Il nostro è un punto di vista nuovo sulla vita e sulle questioni della città, che sono affare di tutti, sappiamo bene non basta certo una delibera per dire di aver fatto il proprio dovere. Chiediamo agli amministratori di uscire da questo immobilismo e dare concretezza alle loro parole perché tutti i bambini autistici non possono vivere di speranza ma hanno bisogno di fatti concreti». Sono stanche di aspettare le famiglie dei ragazzi autistici, come spiega Maria De Pierro, mamma di Pierluigi: «E’ ora che questo centro venga aperto, per noi famiglie, per i ragazzi. E’ impensabile che dopo quindici anni oggi tutto sia fermo. Questo centro rappresenta una speranza per chi come me si preoccupa del futuro dei propri figli. Troppo spesso si dimenticano le belle qualità che possiedono, si dimentica quanto siano assolutamente speciali». In prima fila il sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo: «Non ci sono dubbi che oggi il bene comune di questa provincia è il Centro per l’autismo, siamo qui per sostenere il Comitato, perché 800 famiglie non siano costrette ad andare lontano per avere assistenza per i loro figli ma possano venire qui e insieme presso la struttura di Sant’Angelo dei Lombardi che possono coesistere». A portare la propria solidarietà alla battaglia anche il consigliere regionale Carlo Iannace: «E’ importante essere presenti oggi, far sentire alle famiglie dei ragazzi autistici che siamo con loro. Il problema dell’area da acquisire da parte del Comune rappresenta il vero ostacolo ma siamo fiduciosi nella collaborazione tra Comune e Regione. Lo stesso Comune ha più volte manifestato la volontà di aprire il Centro». A sottolineare il valore di cui si carica la battaglia è Rossana, mamma di Felix, anche lui ragazzo autistico: «Il dopo di noi è il problema che ci attanaglia di più, le istituzioni non possono ignorare il nostro appello. E’ bello vedere oggi la presenza di tante persone, la gente comune è pronta a sostenerci perché il centro sia completato, siamo pronti a unire le nostre forze, la speranza è che quella di oggi non sia l’ennesima passerella». Elisa Spagnuolo, presidente Pianeta Autismo, sottolinea la forte risposta dei cittadini: «E’ una solidarietà bellissima, ecco perché voglio ringraziare il comitato di Valle, a cui si è affiancato il sostegno dell’associazionismo, la voce dei cittadini che sfilano non può essere ignorata dalle istituzioni. Ecco perché dico loro di mettersi d’accordo, non possiamo più aspettare, non è possibile che un centro non possa aprire perché mancano 400.000 euro». A sottolineare l’importanza di questa mobilitazione Scipione Pagliara dell’Aipa: «Siamo sempre stati soli a condurre questa battaglia di civiltà, oggi ci ritroviamo vicina la comunità di Valle. Sono giovani, anziani, famiglie che vogliono dare vita al rione. La loro presenza al nostro fianco rappresenta un tesoro ritrovato. Siamo convinti che quando le voci arrivano dai cittadini le istituzioni non possono far finta di non vedere”. In prima linea le associazioni: “AIPA, “InAu – Incontra Autismo”, AGE Solofra, Azione Cattolica parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo; CSV Irpinia Solidale; Arci Avellino, Misericordia di Avellino. Associazione Volontari Irpini, Caritas Diocesana di Avellino, “Don Tonino Bello” , AGESCI Zona Hirpinia, Casa Sulla Roccia con una delegazione di ragazzi di Villa Dora, UISP di Avellino; CONI Federazione Provinciale di Avellino, La Rete degli Architetti Irpini, ACLI Avellino, Consulta delle Aggregazioni Laicali di Avellino; Confcooperative Campania, Comitato per la Salvezza della Dogana, Cittadinanza Attiva Assemblea di Montefalcione – Bassa Irpinia, Associazione per i Diritti del Cittadino, AssoApi – Associazione Artigiani e Piccoli Imprenditori. Presenti anche il direttore del Quotidiano del Sud Gianni Festa, che da anni porta avanti la battaglia per il centro, Generoso Picone, Luca Cipriano di Ossigeno, Antonio Gengaro, Roberto Montefusco di Si, Berardino Zoina dei Giovani Democratici, Giuseppe Di Guglielmodel Pd, lo scrittore Franco Festa, Pierino De Gruttola, il presidente delle Acli Mimmo Sarno, Giovanni Perito, Mariangela Perito, accompagnati dai ragazzi del Servizio Civile. Angela Marcarelli di Cittadinanza Attiva sottolinea come «Non è più un discorso di sensibilizzazione, quella che i cittadini lanciano oggi è una richiesta precisa, che il centro sia aperto in tempi brevi. Perché questo risultato sia raggiunto c’è bisogno di un’azione amministrativa decisa. Le istituzioni hanno il dovere di risolvere le criticità emerse. Del resto, è anche interesse dell’Asl favorire l’apertura del centro». Sulla stessa linea Rita Nicastro del Tribunale per i diritti del cittadino: «Rivendichiamo il rispetto dei diritti di tutti, penso anche alla scuola dove si continua a tagliare anche sul sostegno». «C’è bisogno di andare oltre, – spiega Giuseppe Saviano del Coni – di raggiungere risultati concerti, questa battaglia ha bisogno del sostegno di tutti». «È un problema – spiega il consigliere comunale Franco Russo – che stiamo cercando di risolvere. Probabilmente la settimana prossima avremo degli sviluppi positivi. La partecipazione di oggi è preziosa perché se restiamo uniti riusciremo a risolvere la questione. Ho lanciato una mia idea, quella di una raccolta fondi privata che coinvolga i cittadini, dal volontariato alla Chiesa. La prima promessa è stata quella dell’onorevole Iannace che contribuirà con un finanziamento di 5000 euro mentre un secondo di 2000 euro arriverà dal sindaco Foti, vogliamo fare qualcosa a sostegno dei genitori dei ragazzoi autistici. È grazie al loro se siamo arrivati qui, alla battaglia che portano avanti da tempo. Mi auguro ci sia un incontro a breve tra l’amministrazione comunale, i genitori e il presidente De Luca, perché non abbiamo più tempo, ma c’è la necessità di aprire il centro e affrontare poi la questione della gestione. Sarebbe giusto che fosse principalmente pubblica, ma senza chiudersi completamente ai privati perché abbiamo bisogno dell’esperienza dei genitori dei ragazzi malati, soprattutto nelle fasi iniziali». «Sono sempre stato critico – spiega il consigliere Gianluca Festa – nei confronti dell’amministrazione ma qualsiasi atto sulla questione Centro Autismo dovesse richiedere il nostro voto possiamo dire che sarà garantito». La Marcia si ferma nello spazio antistante l’ospedale Moscati, quindi l’abbraccio con il parroco della chiesa di San Ciro padre Luciano, da sempre al fianco della battaglia. Intanto, gli amministratori comunali avrebbero avuto garanzie dalla segretaria del presidente regionale De Luca di un incontro in programma mercoledì per lo sblocco dei fondi per il Centro.