Avellino al voto, Morano: no a nomi calati dall’alto

Il leader di Primavera Meridionale: costruiamo un percorso alternativo  alla storicità di sinistra  di questa provincia sulla base di temi e idee

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Dopo la vittoria alle politiche con l’elezione di due parlamentari Gianfranco Rotondi e Giulia Cosenza, ora il centrodestra irpino si prepara  alle elezioni amministrative. Una vittoria,  quella nei collegi uninominali, conseguita grazie al consenso altissimo dei singoli partiti della coalizione, ma anche all’apparati esterni pronti a sostenere alla sconfitta del Pd e del governatore della Regione Vincenzo De Luca. Un progetto che potrebbe essere messo in piedi anche nelle imminenti elezioni amministrative nel capoluogo. Un dialogo sembra sia già iniziato per mettere in campo un progetto ben identificabile con idee e progetti condivisi. In quale direzione e su quali linee stia prendendo forma il progetto del centrodestra lo abbiamo chiesto al leader di Fondazione Meridionale Sabino Morano.

Si avvicinano le elezioni amministrative e  il centrodestra si prepara ad un nuovo test. In che direzione ci si sta muovendo?

«E’successo un fatto che è un piccolo evento in Irpinia. Alle elezioni politiche il centrodestra ha vinto nel collegio uninominale ed è una vittoria che è frutto di una serie di esperienze che si sono unite e sono riuscite a ribaltare un pronostico che invece, inizialmente, sembrava favorire il candidato del partito democratico che aveva una struttura organizzata più consistente. Secondo me lo spirito con cui bisogna avvicinarsi ai prossimi appuntamenti amministrativi deve essere lo stesso e cioè mettere insieme tutti gli uomini di buona volontà, che immaginano un percorso alternativo  alla storicità di sinistra  di questa provincia sulla base di temi e idee e cioè fondata su un pensiero.  E quindi costruire un percorso vincente che possa prendere forma delle candidature eliste condivise. Un  percorso il più inclusivo possibile ed il meno burocratico dal punto di vista dei nomi e dei simboli. Insomma che debba essere un concetto nuovo  e diverso per questa provincia e città».

Da più parti e  dal centrosinistra  è stato evidenziato come  il capoluogo  e la sua amministrazione comunale abbiano perso  il ruolo di guida del dialogo rispetto agli altri territori della provincia.
«Avellino ha smarrito la sua identità negli ultimi 30 anni per una serie di vicende che poi sarebbe riduttivo racchiudere in poche battute. La verità è che Avellino deve ricostruire una proprIa identità, una propria immagine ed un proprio ruolo, ma così come deve farlo l’Irpinia.

In caso di  una grande coalizione di centrodestra  quale sarà l’apporto di Primavera Meridionale ?
«Qualora ci siano le reali disponibilità alla costruzione di una grande coalizione io sono aperto a qualunque tipo di dialogo. Il problema è che bisogna uscire dalle logiche autoreferenziali. Non si può partire dall’ assunto di  un nome per andare a costruire un percorso politico. Io sono orientato a realizzare un progetto politico comune per poi arrivare insieme ad individuare i nomi.