Avellino festeggia San Modestino

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Di Monia Gaita

Si terranno oggi, con messa solenne al duomo alle ore 10:30, le celebrazioni dei martiri, Modestino, Fiorentino e Flaviano, patroni della città e della Diocesi di Avellino. Il culto di San Modestino perdura nella coscienza popolare agganciando i propri fili all’ antica predicazione cristiana. Nativo di Antiochia nel 245 d.C., fu perseguitato dall’imperatore Diocleziano e ucciso a causa del suo ministero evangelizzatore. “Questa ricorrenza– per il Vescovo, Mons. Arturo Aielloè un ritorno alle radici della fede, quasi un pensare agli avi da un punto di vista familiare. Attraverso San Modestino ci ricordiamo da dove veniamo. Non va omesso che ci inseriamo in un periodo in cui la devozione è debole e confusa. Ecco che queste figure fungono da artefici di aggregazione, anche dei cuori. Viviamo un delicato momento, questo della pandemia, in cui la preghiera deve farsi rifugio e veicolo privilegiato. I Santi ci vengono dati anche come intercessori affinché possano anticipare la cessazione dell’attuale virus che ha visto tante persone lasciarci in maniera anonima e senza nemmeno i conforti religiosi. La coincidenza della neve ci riconduce, poi, a un piano nuziale, a un recupero dell’innocenza perduta. I tre Santi sollecitano una riflessione. Essi, al pari di certi eroi, hanno saltato interamente l’istinto dell’autoconservazione per il bene degli altri e si sono offerti lasciando emergere un coraggio e un primato morale di indiscussa portata. Oggi, abbassandosi il livello in ambito educativo e sociale, dilagano fenomeni pericolosi come il social network Tik Tok. I ragazzi, spesso, si abbandonano all’uso incauto di tali strumenti, probabilmente perché dimora in loro una impellente esigenza di radicalità. Nel caso specifico, si tratta di un’urgenza che viene incanalata in modo superficiale, scriteriato e rischioso. La mia speranza è che questo impeto di radicalità convogli nel solco fecondo della religione e degli alti valori di cui è ispiratrice”.

“Quest’anno – precisa il Vicario, Mons. Enzo De Stefanoci siamo opportunamente preparati a festeggiare i Santi Patroni anche incontrando, nei giorni scorsi, le associazioni del territorio, con momenti di confronto e di preghiera. Intendiamo restituire forza e dignità a questi testimoni cardine del Cristianesimo. Il culto di San Modestino è stato, coi decenni, leggermente affievolito nella coscienza degli avellinesi. Dobbiamo riabilitarlo, reintegrandone spessore e statura nel nostro tessuto comunitario. Questo non solo per le irrefutabili ragioni storiche che lo attraccano ai primordi della nostra identità religiosa, ma anche per gli inconcussi princìpi di fede, speranza e solidarietà di cui fu depositario preclaro e annunciatore.