Dopo mesi di attesa, lungo Corso Vittorio Emanuele, spuntano le prime sedute davanti a bar e attività di ristorazione. Si tratta dell’ultimo tassello del nuovo piano di arredo urbano per la città di Avellino che prevede le nuove strutture in sostituzione delle tante criticate “docce”. In verità alla vista dei nuovi arredi, immancabile è partito il tam tam di polemiche degli avellinesi. Alcuni lamentano la “chiusura” entro uno spazio limitato vetrato, quindi non con i teloni scuri delle vecchie strutture.
Le strutture fisse, dette dehors, saranno utilizzabili anche d’inverno e ai bar e i ristoranti che ne hanno fatto richiesta è stata data la possibilità di modificarle le strutture nel rispetto delle direttive approvate nel piano comunale. Il nuovo piano sarà attuato, oltre che lungo il Corso, anche al Centro storico a via Matteotti e in altri luoghi della città, ri chiesta dei commercianti. Le strutture vanno ad aggiingersi alle Undici aree verdi divise in quattro diverse tipologie di composizione e “ristorate” da un sistema di microvasche posto sotto le aiuole. I gazebo rimossi da Corso Vittorio Emanuele sono stati in parte delocalizzati a Parco Santo Spirito, altri demoliti perchè irreparabili. La protesta dei migranti
