Avellino, presunta aggressione ad un ragazzo. De Lieto (LI.SI.PO.): “Fiducia negli inquirenti”

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La presunta aggressione ai danni di un ragazzo, in Piazza Kennedy, ad Avellino e le reazioni che ne sono seguite, da parte di utenti della rete  e non solo, sono la spia delle paure  e delle tensioni che i problemi legati ad una immigrazione incontrollata e caotica, ha creato nel comune sentire dei cittadini. Accusare chicchessia, senza aver elementi e prove certe, è semplicemente incivile, gravissimo e da irresponsabili. Il Libero  Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), ha dichiarato il Presidente Nazionale Antonio de Lieto, si augura che vi siano dei testimoni e dei filmati che contribuiscano a fare chiarezza.  Certo, si verificano, in varie parti d’Italia, episodi delinquenziali, da varia natura, commessi  anche da stranieri, ma non può essere questo il presupposto, per accusare chicchessia. Se  per  questo, come per altri casi, vengono individuati dei colpevoli, è giusto che i responsabili siano duramente condannati e, soprattutto, che scontino per intero la pena: l’ordine e la sicurezza passano, necessariamente, attraverso la “certezza della pena”. Il “buonismo”è una pessima medicina, che non risolve nulla ma che, spesso, fa morire l’ammalato. Il LI.SI.PO. – ha concluso de Lieto – è certo che gli inquirenti sapranno fare piena luce su questa vicenda   e ritiene che non giovi a nulla ed a nessuno, manifestare in maniera estemporanea, sotto la spinta e la rabbia del momento, senza che vi sia alcunché di chiaro. Questo non è “buonismo”, ma  regola  basilare di qualsiasi  Paese civile.