Avellino, studente schiaffeggia professore fuori alla scuola

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Era giunto come sempre a scuola a bordo del suo scooter, ma si sarebbe reso protagonista di spericolate evoluzioni sul ciclomotore nel cortile dell’istituto tecnico industriale Guido Dorso.

Da qui il diverbio con un docente, colpito al volto dal giovane con uno schiaffo. Una vicenda che si è amplificata di ora in ora sui social, anche con qualche distorsione (si era parlato di una frattura del setto nasale riportata dal docente, notizia poi smentita): un tam tam che ha provocato nel pomeriggio l’intervento della Polizia, intenzionata ad accertare l’accaduto pur in assenza di una denuncia da parte della vittima.

Il docente, un insegnante tecnico professionale di laboratorio, 46enne, che non presta servizio nella classe frequentata dallo studente, ha raccontato agli agenti di aver richiamato il giovane, di 18 anni, per il comportamento tenuto a bordo del motorino nel cortile della scuola. Lo studente, in compagnia di altri coetanei, lo avrebbe prima insultato e poi colpito al volto con un ceffone. Diversa la versione del 18enne, che alla Polizia ha detto di aver ricevuto uno schiaffo dal prof reagendo poi allo stesso modo.

“Macché schiaffo, gli ho dato un buffetto inoffensivo – ha riferito l’insegnante agli agenti – dicendogli che non sono quelli i comportamenti che gli studenti devono avere a scuola”. Dopo il diverbio comunque le lezioni si svolte regolarmente. Il giovane è entrato in classe, l’insegnante ha fatto le sue ore mostrando solo qualche escoriazione all’altezza del naso, anche a causa degli occhiali indossati. Per l’uomo nessun bisogno di cure mediche, contrariamente alle versioni che lo descrivevano sanguinante e costretto a recarsi al pronto soccorso. L’episodio però ha fatto scalpore tra insegnanti e alunni, si è diffuso rapidamente attraverso i social per poi trovare eco anche attraverso i media. Da qui l’intervento della Polizia, che ha ascoltato nel pomeriggio il docente e lo studente, insieme ad altri testimoni. Il Guido Dorso, con sede in via Morelli e Silvati, è uno dei più noti istituti del capoluogo irpino, frequentato da 800 studenti. Potrebbero essere le immagini delle telecamere di sorveglianza a chiarire la dinamica di quanto accaduto. La dirigente scolastica provinciale, Rosa Grano, e il preside dell’istituto, Carmine Iannaccone, quale che sia il livello di gravità dell’episodio che faranno emergere le indagini in corso, si dicono comunque impegnati a monitorare la situazione (sarebbe il primo caso di aggressione ad un insegnante da parte di uno studente in provincia di Avellino) e ad investire il consiglio di classe che nella sua autonomia deciderà eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti dello studente, che quest’anno è atteso dalle prove di maturità. Il consiglio si riunirà già domani: il giovane rischia una sospensione che potrebbe impedirgli di sostenere gli esami di Stato.