Baiano, omicidio di Felice Lippiello: fermati padre e figlio

L’omicidio è avvenuto lo scorso 9 febbraio

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Omicidio Lippiello, arresti i presunti responsabili. Un 49enne e un 19enne, rispettivamente padre e figlio sono stati fermati dai Carabinieri di Baiano. Al momento i due sono nelle celle di sicurezza dei carabinieri, in attesa che vengano tradotti in carcere. Il decreto di fermo indiziato di delitto emesso dal pubblico ministero del tribunale di Avellino, dovrà essere convalidato dal gip.

I due sono gravemente indiziati, allo stato delle indagini preliminari, di omicidio in concorso e porto illegale di armi (art. 110 e 575 c.p., art. 4legge 18 aprile 1975, n. 110). I due sono difesi dagli avvocati Lo Sapio Maurizio e Walter Mancuso. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo unitamente alla Compagnia Carabinieri di Baiano e coordinate dalla Procura, traggono origine dal’omicidio del 54enne Felice Lippielo, verificatosi lo scorso 9 febbraio a Baiano, nel cortile dello stabile dove abitava la vittima. I familiari della vittima sono rappresentanti dall’avvocato Maria Stella Saveriano.

Nella circostanza, l’uomo, che presentava una profonda ferita da arma da taglio alla gamba sinistra, era stato soccorso da personale del 118 e, nonostante i tentativi di rianimazione, era deceduto nel tragitto verso l’ospedale di Nola. L’attività investigativa, sviluppatasi attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza pubblica e privata presenti sul luogo del fatto e nei quartieri adiacenti, l’esame del traffico telefonico della vittima e le escussioni di persone informate, ha consentito di ricostruire le fasi salienti dell’aggressione che ha portato al decesso del Lippiello, maturata verosimilmente nel quadro di controversie connesse alla gestione del locale mercato delle sostanze stupefacenti, ed alla individuazione, allo stato delle indagini, dei fermati quali autori del fato criminoso.