Ballottaggio: che non sia un mercato

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Alle spalle la campagna elettorale. Difficile, anomala, prevedibile nel risultato, anche se non scontato. Gli exit poll di Irpinia Tv e di Gerardo Troncone hanno colto nel segno. Ora è tempo della seconda fase: il ballottaggio. Cipriano e Festa ripartono da zero. Il risultato è nelle mani del cittadino- arbitro. E’ una grande occasione per restituire alla città il maltolto, per ridarle dignità, per affrontare le grandi emergenze. Che non si sciupi questa nuova occasione. Il confronto non si trasformi in un mercato delle vacche. I mercanti siano cacciati dal tempio. Prevalga la questione morale. la legalità la trasparenza. Nessuna ombra è ammessa. Men che mai possibili conflitti di interessi, I due candidati si sfidino sui programmi. Sulla visione futura della città. Scelgano gli alleati che non hanno scheletri negli armadi, ma idee da proporre. Non si commetta l’errore, specie nel centrosinistra, di far prevalere l’egoismo, la logica dei gruppi contrapposti. Se fosse possibile rimettere insieme chi è animato dalla stessa idea di politica sarebbe questo un grande dono per la città. Le anime nobili non mancano. Penso ad Amalio Santoro, alla sua capacità di sintesi politica, allo stesso Dino Preziosi che ha svolto sempre un ruolo critico, ma costruttivo per la città di Avellino, ad altri che sono animati da buona volontà nell’interesse della città. Avellino ha urgenza di cambiare pagina. Ha bisogno di un governo stabile. Di una burocrazia che non ricatti, sostituendosi alla politica. Che sia un ballottaggio in cui prevalga l’interesse per il bene comune. Per questo ci batteremo.

di Gianni Festa