“Basta!: prevenzione e sicurezza nel significativo progetto di Cerullo”

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Un lavoro di grande importanza, e che sta riscuotendo molto apprezzamento e attenzione, quello realizzato dal professore Domenico Cerullo: “BASTA, prevenzione e sicurezza sulla strada e sul lavoro” è il titolo, molto esplicativo, del suo  libro, pubblicato dal CSV Irpinia Sannio ETS. Una preziosa occasione per sensibilizzare e conoscere, e per riuscire a prevenire le tante, troppe vittime sia per incidenti stradali sia nei luoghi di lavoro.

 Di seguito, riportiamo la recensione a cura di Carla Colombo, anche autrice di uno dei dipinti contenuti nel libro.

In questi quasi trent’anni di ripresa artistica ho incontrato sul mio percorso illustri maestri d’arte ed illustri professori che hanno sempre lasciato in me particolari ricordi e legami: di amicizia, di rispetto e stima.

Così è stato ed è con il prof. Domenico Cerullo di Avellino, che, per motivi occasionali artistici a seguito del Suo pensionamento, ha sempre avuto in me un posto speciale.

Così quando qualche anno fa mi illustrò il Suo grandioso e significativo progetto a tema “prevenzione e sicurezza sulle strade e sul lavoro” e mi chiese un mio disegno in bianco e nero da inserire nel volume che pensava di pubblicare, non esitai un attimo e nel giro di una settimana glielo feci pervenire con tanti ringraziamenti da parte Sua.

Lo sentii tanto coinvolto ed entusiasta del progetto che aveva in mente e mi augurai e gli augurai che tutto andasse a buon fine e che il tanto impegno che avrebbe riposto in esso fosse premiato di attenzione da parte degli enti preposti, ma soprattutto anche da chi, della sicurezza, deve farne argomento quotidiano e costante.

Ne è passato di tempo, ma non ho dimenticato mai di questo Suo desiderio ed ora con tanta tenacia e perseveranza, nonostante gli ostacoli burocratici e non, il volume ha visto la luce ed il giorno 25 gennaio 2024 è stato presentato presso l’aula magna Istituto De Sanctis di Avellino. Il volume che ha per titolo “Basta! prevenzione e sicurezza sulle strade e sul lavoro” – CESVO LAB è ora disponibile. Il professore, gentilissimo, me lo ha spedito e come l’ho avuto in visione, l’impatto è stato positivo; eleganza e chiara lettura nel carattere e nella stesura.

Corposo, oltre che elegante anche raffinato, colmo di statistiche e di diagrammi significativi dei quali non intendo entrare nel merito poiché non sono la persona più adatta, ma che sicuramente illustrano con i dati alla mano, di quanto il problema sicurezza sul lavoro e sulle strade sia un argomento di attualissima cronaca nera che vede la morte di giovani e di lavoratori.

Sembra che, nonostante le varie Leggi sulla sicurezza e la Leggi sull’omicidio stradale, non sia cambiato nulla e che il problema resti di grandissima attenzione.

Ẻ cronaca di questi giorni del crollo relativo al cantiere di Firenze, dove cinque lavoratori hanno trovato la morte, colpevoli solo di svolgere il loro dovere, forse spinti dal sistema dove tutto deve essere veloce ed eseguito a costi competitivi al ribasso. Ẻ ancora cronaca di ieri, mentre stavo stilando questo scritto, di un altro incidente proprio ad Avellino. Un padre di famiglia ha perso la vita mentre eseguiva un intervento di manutenzione ad un macchinario.

Le cosidette morti bianche sono segnali di un paese che ha bisogno di uno stato attento che emetta normative precise, efficaci ed efficienti e soprattutto che facciano seguito a controlli ed ispezioni.

Dibattiti senza poi far seguito ai fatti, restano fine a stessi e le parole restano tali. Non spetta a noi cittadini trovare le varie responsabilità, ma da parte nostra è doveroso manifestare il proprio disappunto ed è lodevole sollevare sempre il problema, con i mezzi più congeniali, come ha fatto con il volume “Basta” il prof. Cerullo che con tanta dedizione e precisione denuncia su pagine e pagine proponendo statistiche assurde in un mondo civile.

La sicurezza sulla strada un’altra piaga sociale.

Una disattenzione, un eccesso di velocità, alcool, droga, possono cambiare la vita, ma soprattutto togliere la vita ai nostri giovani che non avranno alcun futuro se non lasciare pianti infiniti e vuoti incolmabili.

L’informazione costante presso le scuole deve essere obbligatoria e materia di studio affinché i nostri giovani prendano coscienza dei rischi che vanno incontro sulle disattenzioni o comportamenti sbagliati. Devono riuscire a far proprie le preziosità di un vivere sano seguendo ciò che una normale vita ci può offrire.

Da cittadini diciamo Basta! Diciamo Basta!

Da pittrice ed amante dell’arte tutta, non posso non soffermarmi sulle varie opere pittoriche che, sfogliando il volume si ammirano al proprio interno.

Sono opere di tanti artisti che hanno collaborato con la loro arte a dar colore ed a rappresentare col cuore, unito alla tecnica, ciò che vuol dire “sicurezza”. Impatti colorati eseguiti con dedizione con la consapevolezza di trasmettere con un’immagine l’importante problema sociale.

Si legge fra le tante opere la volontà di esserci con la propria passione che deve e vuole essere denuncia, solidarietà alle vittime ed ai proprio cari e dare al prof. Cerullo quel sostegno (non che ne avesse bisogno) di approvazione e di plauso.

Una pagina è riservata pure alla sottoscritta, un disegno in bianco e nero che il prof. Cerullo, come dicevo sopra mi richiese all’inizio del progetto e nel tempo (fortunatamente) le collaborazioni artistiche sono diventate a colori, alcune con la cromia delicata di un soffio di vento, altre invece di forte impatto emotivo.

Una bellissima carrellata d’insieme che rende il volume prezioso, quanto una mostra collettiva e nello sfogliare, pagina dopo pagina, ci si immerge nella collettività d’insieme per un unico obiettivo, un unisono di denuncia e denunciamo per migliorare e migliorarci.

Significativa e d’impatto l’opera della cover dell’amico Generoso Vella che come sempre, con la Sua arte, centra in pieno il tema proposto. Mi piace sottolineare che tra i tanti artisti indicati all’interno e tra i vari ringraziamenti alle autorità locali, siamo presenti dal nord dalla prov. di Lecco, Milano, Pordenone, Udine, Treviso e Parma.

Mi sento dunque onorata di essere stata “chiamata” a dare il mio contributo.