Beni confiscati, Libera Campania: da De Luca parole pericolose. E’ la vendita la vera resa

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“Parole fuorvianti e pericolose. La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale, come prevede la legge”, Non nascondono la loro preoccupazione Mariano Di Palma e Riccardo Christian Falcone rispettivamente  referente regionale Libera Campania e responsabile beni Confiscati Libera Campania nel commentare le dichiarazioni del Presidente De Luca sulla vendita beni confiscati.
“Il vero fallimento – spiegano – è parlare di vendita, uno schiaffo alla  legge 109/96, un attacco alle migliaia di  realtà dell’associazionismo, del volontariato, del mondo della Chiesa e della cooperazione sociale,delle istituzioni  assegnatarie di beni immobili confiscati che in questi anni hanno creato economia, lavoro pulito sottraendo  ai boss lo strumento del consenso. Del resto in alcuni casi la vendita  ad alcune categorie di soggetti è già possibile come extrema ratio e come tale deve essere considerata e non una scorciatoia per evitare le problematiche che si riscontrano nella destinazione e assegnazione dei beni. Oltre alla forte preoccupazione che svendendo i beni confiscati non si fa altro che favorire i clan, che potrebbero riacquistare i beni tramite prestandomi e riciclando i patrimoni e le ricchezze accumulate illecitamente”.