Big Mama ospite a Giffoni Shock: qui ho capito che cantare era la mia vita

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E’ stata BigMama la protagonista assoluta della quarta giornata di Giffoni Shock, l’evento dedicato all’arte contemporanea e ai suoi linguaggi innovativi.
Reduce dal successo di Sanremo 2024 con la hit ‘La rabbia non ti basta’ e ormai alla vigilia della sfida del Concertone del Primo Maggio, in cui si cimenterà nel ruolo di conduttrice dell’opening, Marianna Mammone, in arte BigMama, nata in un piccolissimo borgo irpino, si conferma simbolo della body positivity. Un legame forte, quello con Giffoni: “Ci sono stata qualche anno fa – ha detto – per ascoltare Salmo dal vivo. Non ero una sua fan, ma il giorno seguente non riuscivo a staccarmi dalla sua musica. È stato lì che ho deciso di intraprendere questa carriera. Quindi, grazie Giffoni per questo grande regalo”.

“Ho iniziato – ha continuato rivolgendosi ai duecento ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 35 anni presenti in sala – pensando a me stessa, per sfogare la rabbia accumulata per colpa delle energie negative degli altri. Il primo testo era decisamente autolesionista. È rimasto nel mio telefono per tre anni. Poi lo ha ascoltato una mia amica che l’ha diffuso e una ragazza mi ha chiesto piangendo di pubblicarlo perché si era riconosciuta. In quel momento ho compreso che aiutando gli altri a non sentirsi più soli mi sarei sentita meno sola anche io. Il mondo ti odia perché hai un fisico diverso dagli altri. I contesti in cui vivi ti odiano. E dunque è normale che la prima risposta all’odio sia l’odio, la diffidenza, la paura. Si finisce con l’essere respingenti. I miei primi brani sono pieni di livore. Il primo risale a quando avevo tredici anni. Stavo esplodendo e pensavo di essere io il problema. Il mio modo di rispondere al prossimo era riversare la mia rabbia sugli altri. Poi fortunatamente ho cambiato prospettiva e anche registro”.