Bilancio, Teatro, bici al Corso, Expost, Eliseo. Giordano: i cittadini non ne possono più, questi amministratori vadano a casa

0
719

 

"Condizione di allarme e agonia della città. Giorno dopo giorno si consumano pagine sempre più dolorose della vita politico-amministrativa di Avellino. Pd incapace di essere partito ma abitato da piccoli potentati che portano con se piccole idee. Per non dire nulle".

L’onorevole Giancarlo Giordano, consigliere comunale di Avellino, non vuol rischiare di essere ripetitivo ma, allo stesso tempo, giudica indispensabile ribadire lo stato in cui versa la nostra città, soprattutto il virtù dello "stato irreversibile" nel quale la fanno sprofondare gli amministratori.

Lo fa in occasione di una conferenza stampa convocata questa mattina a Palazzo di città.
Il punto di partenza è il recente polverone che si è sollevato all’indomani dell’incidente accorso ad un bambino lungo Corso Vittorio Emanuele, investito da una bicicletta che percorreva il tratto di strada. La reazione a caldo dell’amministrazione che aveva valutato di firmare un’ordinanza ad horas per vietare il transito delle bici al Corso (poi non attuata) per Giordano rappresenta la "pezza peggiore del buco".

"Una vicenda- commenta- che tiene in se tutti gli elementi di crisi di Avellino. Il Corso non ha nulla di pedonale. Macchine che vi circolano, camion, lo spazio antistante la Prefettura adibito a parcheggio e ci si scandalizza che transitino delle bici quando la soluzione più semplice sarebbe disegnare una linea ai lati delle strada dedicata al passaggio delle bici".
"La incapacità di risposta ai problemi da parte dell’amministrazione comunale, per Giordano da la cifra del modo di agire. O piuttosto di non agire.
E il principale responsabile di cotanto, per l’onorevole, ha un nome e cognome "Paolo Foti".

"Ho preferito stare in silenzio per alcune settimane in segno i rispetto delle condizioni di salute del sindaco- aggiunge- Garbo, tra l’altro, che non hanno avuto i suoi consiglieri di maggioranza e il suo partito il Pd, continuamente alle prese con la spartizione di potere e interessi personali. Per non parlare della giunta, dove ognuno pensa di essere Sindaco del proprio settore".

Per Giordano il persistere dello stato di crisi e l’incapacità politica di reagire, è certificato dalle vicende "scandalose" come il bilancio comunale, il Teatro, la vergogna di "Ex post", l’Eliseo ("dove chiaramente tutto da pensare che l’amministrazione punti ad una gestione privata a discapito delle associazioni").
Di qui la nuova richiesta del consigliere: "Se hanno i numeri per amministrare lo facciano, altrimenti mettano fine a questa agonia. E’ impensabile propagare la discussione del bilancio un aula al 12 luglio. Questo da la cifra di come si amministra. I cittadini non ne possono più".