Sarà conferito nelle prossime ore, da parte del magistrato di turno, l’incarico per effettuare l’esame autoptico sul corpo della bimba di due mesi morta soffocata a Lioni in provincia di Avellino. In casa si trovavano la giovane madre, agli arresti domiciliari per droga e il compagno. È stata la coppia a lanciare l’allarme ma quando in casa sono arrivati i sanitari del 118 per la piccola non c’era più nulla da fare. Secondo le prime indagini, il decesso potrebbe essere stato causato da un rigurgito, ma la Procura che ha aperto un fascicolo sulla morte della neonata, ha disposto ulteriori approfondimenti per accertare con esattezza la causa del decesso.
La madre della neonata, 23enne di Lioni fu arrestata, il 23 ottobre del 2023, per spaccio di droga. Nel corso di un perquisizione a carico della giovane, residente all’epoca ad Eboli con il compagno, eseguita dalla Guardia di finanza, furono rinvenuti in un sottoscala 99 grammi di cocaina e 17 grammi tra hashish e crack. Inoltre, in due luoghi distinti, in un sottoscala e in un altro appartamento in Irpinia, la 23enne aveva nascosto 100mila euro, divisi in scatole per le scarpe 70mila e 30mila euro. La giovane assistita dall’avvocato Gerardo Lamanna, fu condotta inizialmente nel carcere di Fuorni di Salerno per poi essere trasferita agli arresti domiciliari.