Biodigestore Chianche, otto comuni fanno ricorso

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I comuni  di Altavilla Irpina, Ceppaloni, Montefusco, Petruro Irpino, Prata P.U.,  Santa Paolina, Torrioni e Tufo, attraverso il patrocinio legale dell’avvocato Carla Silano, hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato  a seguito della non condivisione della sentenza del T.A.R Campania del 28 luglio scorso.

In attesa dell’udienza camerale, che discuterà l’istanza di sospensione dell’esecutività della predetta sentenza,  i Sindaci e il Coordinamento continuano il proprio impegno perché si affermino le ragioni dell’allocazione degli impianti del ciclo integrato dei rifiuti richiamate nella normativa e nella strumentazione di pianificazione urbanistica vigente che non corrispondono per nulla ai criteri utilizzati per il biodigestore a Chianche .

Tesi questa che stiamo ribadendo da tempo e che in vista della prossima Assemblea generale  dell’ “A.T.O. Rifiuti Avellino ”  abbiamo già sottoposto all’attenzione del Presidente  Arch. Valentino Tropeano perché non si ripeta l’errore contenuto nell’avviso pubblico regionale di non recepire tali vincolanti prescrizioni affidandosi allo spontaneismo o al protezionismo campanilistico.

La battaglia di civiltà contro il biodigestore non è nè ideologica né corporativa ma vuole essere un esempio di unitarietà per l’intera provincia perché per il  territorio irpino, di pregio e non, sia riservato da parte delle Istituzioni il rispetto che esso richiede prospettando un modello di  sviluppo sostenibile  e perché  tutti i Sindaci e le Amministrazioni comunali la sentano come loro,  senza cedere ai dannosi richiami dell’indifferenza e dell’autarchia localistica.