Biologi nella “Terra dei Fuochi”, lettera del Presidente Vincenzo D’Anna

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Il successo oltre ogni attesa e previsione del Convegno sulla “Terra dei fuochi” che ha visto la presenza di circa 300 Biologi provenienti da ogni parte d’Italia, lo si deve a tutti Voi che avete partecipato, numerosi, in un giorno di calura estiva dedicato in genere allo svago ed al riposo, alla qualità dei relatori, alla importanza degli argomenti trattati, all’interesse suscitato nella stampa e nel mondo politico.
Emergono da questo Convegno il fragore di verità scientifiche prima appena sussurrate, ritenute mere ipotesi da dimostrare. L’esistenza di un combinato disposto tra possibilità di disporre di semplici esami in grado determinare il livello di intossicazione sugli esseri umani, la tipologia e la natura degli agenti che determinano tali stati tossici ed i loro meccanismi d’azione, la possibilità di cura attraverso alimenti semplici ed autoctoni, traduce in realtà operativa la possibilità di affrontare e combattere il triste fenomeno dell’inquinamento.
La presenza, la figura professionale, il ruolo incisivo del Biologo in quello scenario scientifico ed operativo, risulta confermato e rafforzato. Oltre alle ricadute pratiche di inserimento e di arricchimento professionale del Biologo, si conferma la nuova immagine all’esterno della categoria, che si rende promotrice di iniziative di grande spessore scientifico culturale e sociale.
In autunno altre simili iniziative saranno realizzate in campi diversi della scienza biologica, i Biologi in altre città rimarcheranno il ruolo propulsivo della Biologia che continua ad operare al crocevia delle speranze e delle attese della scienza
Così Vincenzo D’Anna (ex senatore e presidente Ordine dei Biologi)