Bovini allo stato brado, coltivatori esasperati: alle segnalazioni e denunce nessuna risposta

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AQUILONIA-La mandria di bovini di un allevatore del posto provoca danni alle colture e alle strutture di altri imprenditori agricoli del posto, le decine di segnalazioni e denunce fin qui fatte non hanno ancora portato ad un risultato utile.

E’ alta la tensione ad Aquilonia dove, come già segnalato dal Corriere dell’Irpinia, gli agricoltori vittime di queste scorribande di animali lasciati al pascolo allo stato brado, si sono rivolti allo studio legale Bruno di Montella,  per rappresentare la gravità della situazione.

Ma fino ad ora c’è solo il silenzio rispetto alle ripetute richieste  e agli appelli degli oramai esasperati agricoltori,  che sono giunti sinanche a prendere in considerazione l’ipotesi di doversi fare giustizia da soli, sentendosi del tutto abbandonati dagli organi pubblici ai quali si sono rivolti, a partire dal loro sindaco.

«Al di là delle decine di denunce che avevano già sporto per il tramite dei carabinieri forestali di Lacedonia – ricorda l’avvocato Rocco Bruno –  e delle accorate richieste rivolte al Sindaco di Aquilonia di intervenire, da quando, qualche mese fa, ci hanno conferito incarico, abbiano interessato, oltre (ovviamente) al Sindaco di Aquilonia,  la Asl di Avellino (Dipartimento Prevenzione Uoc Veterinaria Sanità Animale, l’Assessorato alla Sanità (Uod Sanità Pubblica Veterinaria) della Regione Campania, il Ministero della Salute e, con ben tre distinte segnalazioni, la Prefettura di Avellino.
Ad oggi, nessuna di queste istituzioni si è degnata di darci risposta». Quanto bisognerà ancora aspettare?