Bullismo e disagio giovanile, il confronto con Polito al liceo Imbriani

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“Un problema più diffuso di quanto non si creda”

 

Nei giorni scorsi il Liceo Statale “Imbriani” ha ospitato lo psicologo e pedagogista Mario Polito per una conferenza sui comportamenti rischiosi degli adolescenti. Molteplici gli argomenti trattati, dal bullismo alla tossicodipendenza. Dal confronto con i genitori alla formazione per i docenti fino al dibattito con gli studenti. Questi ultimi hanno partecipato attivamente alla conferenza presentando video, letture e piccole recitazioni sul tema del rischio nell’adolescenza. L’impegno è stato premiato dai complimenti e dall’apprezzamento di Polito. “ Alle elementari  – ha raccontato Polito – sono stato vittima di bullismo. Vittima dei miei vicini di casa, e per questo non potevo raccontare nulla. Mio padre mi chiamava stupido perché non reagivo e allora io le prendevo sia da lui che da loro”.  Una testimonianza che ha toccato gli studenti. Quindi si è interrogato sulle ragioni del comportamento di un bullo, dal desiderio di mettersi in mostra al piacere di trasgredire, dalla volontà di ribellione all’impulsività.  Fino all’influenza dei modelli aggressivi trasmessi dalla famiglia o dai media. L’obbiettivo dell’incontro era quello di sensibilizzare gli adolescenti soprattutto e quello di eliminare le ingiustizie e la violenza fisica e psicologica tra i giovani.  A fare gli onori di casa il Preside Tullio Faia. "Quest’incontro – ha ribadito Polito – deve essere solo il primo passo per fronteggiare un problema come il bullismo, più diffuso di quanto si pensi". un confronto che è stato l’occasione per sottolineare "come siamo tutti coinvolti nella prevenzione di questo comportamenti, docenti, genitori e studenti, ciascuno nel proprio ruolo".