Cambiare operatore internet: quello che c’è da sapere

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Aumenti improvvisi del canone mensile, prestazioni inadeguate, servizio clienti molto lento o difficile da contattare: possono essere molteplici i motivi che spingono a cambiare operatore internet per la linea domestica.

Al giorno d’oggi, internet è uno strumento utile nella quotidianità per diversi aspetti, sia per il lavoro che per l’intrattenimento. Per tale ragione è fondamentale trovare un operatore capace di garantire una connessione affidabile a un prezzo adeguato.

Come trovare il nuovo operatore?

Prima di cambiare operatore per la linea internet domestica, è fondamentale individuare, tra le diverse offerte adsl per la casa, quella  più idonea alle proprie esigenze. La valutazione dovrebbe considerare diversi aspetti, tra cui la velocità di navigazione e la copertura nella zona di residenza.

Un elemento indispensabile da considerare è anche il servizio clienti offerto dall’operatore, fondamentale per risolvere eventuali problematiche. La scelta non deve limitarsi esclusivamente al prezzo, poiché bisogna trovare il giusto equilibrio tra il canone mensile da pagare e la qualità del servizio offerto.

Come si fa a cambiare operatore?

Il passaggio da un operatore ADSL all’altro è un procedimento abbastanza semplice. Basta contattare il nuovo gestore e comunicare l’intenzione di sottoscrivere un contratto per la rete fissa, indicando se si desidera mantenere il numero attuale oppure no.

L’attivazione del nuovo contratto può avvenire telefonicamente, dopo aver consentito la registrazione della chiamata in cui si accetta il contratto. In questo caso, il cliente riceverà la documentazione da firmare e restituire al nuovo gestore via mail, mediante fax o posta. In alternativa, l’attivazione può essere completata online, seguendo una procedura guidata sul sito dell’operatore prescelto.

In ogni caso, è necessario comunicare il codice di migrazione. Si tratta di un codice alfanumerico riportato in bolletta, che consente di identificare univocamente l’utenza del cliente durante il passaggio a un nuovo operatore.

Quanto costa cambiare operatore?

I costi per cambiare operatore internet possono variare dai 30 ai 100 euro in media, principalmente dovuti alla disattivazione del contratto precedente. Infatti, ogni operatore deve sostenere inevitabilmente delle spese di disattivazione, e le addebita al cliente finale.

Per sapere a quanto ammontano tali costi, è possibile consultare la documentazione fornita dall’operatore precedente, disponibile anche sul sito web. Le penali, invece, possono essere applicate solo in situazioni specifiche, ad esempio in caso di mancata restituzione di dispositivi concessi in comodato d’uso (come il modem) entro 30 giorni dalla cessazione della fornitura.

Inoltre, se il vecchio contratto prevede promozioni legate a vincoli contrattuali a lungo termine, come l’attivazione gratuita, rescindendo il contratto prima della scadenza, il cliente potrebbe essere tenuto a pagare i costi d’attivazione al gestore.

Quanto ci vuole per cambiare operatore?

L’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) stabilisce che le procedure di attivazione, migrazione e portabilità del numero, e quindi anche il cambio operatore, devono avvenire entro 10 giorni lavorativi, tranne in caso di complicazioni di natura tecnica. Ad ogni modo, la data di transizione deve essere concordata tra il nuovo operatore e il cliente. Entrambi gli operatori coinvolti, inoltre, devono sincronizzare le attività al fine di ridurre i disagi al cliente finale, limitando le interruzioni e i disservizi.