Campania, 35 milioni di euro alle scuole salernitane

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Il presidente dell’Associazione Costruttori Salernitani Antonio Lombardi:
«Ottimo segnale: ma occorre fare decisamente di più per la sicurezza dei
nostri ragazzi. Ancora troppe le strutture a rischio»

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha pubblicato
l’elenco dei Comuni beneficiari delle risorse stanziate dalla Legge di
bilancio per il 2017 (n. 232 del 2016) destinate ad interventi di
adeguamento antisismico delle scuole. Si tratta di 1,058 miliardi di euro
che consentono di far partire immediatamente 1.739 interventi in Italia, 82
in Campania.

«La nostra Regione – spiega il presidente dell’Associazione dei Costruttori
Salernitani, *Antonio Lombardi* – è destinataria del 14% delle risorse:
148,7 milioni, che attiveranno interventi in 82 istituti scolastici per
l’adeguamento antisismico o, per i casi più critici, la costruzione ex novo
degli edifici».

Le risorse destinate alla provincia di Salerno ammontano a oltre 35 milioni
(€ 35.007.074,69) e consentiranno di avviare 20 interventi.

«Un segnale indubbiamente importante – commenta ancora il presidente
Lombardi – dopo anni di pressoché totale immobilismo: ma occorre
evidenziare che il patrimonio edilizio salernitano consta di 1.591
istituti, molti dei quali, come attestano rilievi e verifiche di organismi
terzi, presentano elevati profili di criticità sia relativamente al rischio
sismico, sia anche per il dissesto idrogeologico o le eruzioni vulcaniche.
Intervenire per la messa in sicurezza sismica di 20 scuole, 6 delle quali
peraltro saranno realizzate ex novo, è un segnale sicuramente positivo. Ma
ancora decisamente troppo timido: siamo nell’ordine dell’1% e poco più.
Occorrono azioni decisamente più incisive e capillari per mettere davvero
in sicurezza le scuole, con programmi che coinvolgano anche capitali
privati e prevedano un più ampio ed intenso utilizzo delle strutture nella
prospettiva anche di un impiego full-time degli edifici con piani di
contrasto all’emarginazione, di integrazione, di recupero, di
qualificazione, di attività formative integrative, supplementari e di
perfezionamento, ma anche attività di svago, intrattenimento, spettacolo.
Occorre insomma immaginare scuole sicure, aperte tutto il giorno, che
diventino il punto di riferimento per chi le frequenta, ma anche per la
collettività tutta in generale».

Il Ministero ha di recente finalmente stilato una Programmazione unica
nazionale con un elenco di priorità effettive sulle quali intervenire e
un’Anagrafe sullo stato delle scuole. «Occorre ora che tutti questi dati e
tutte queste informazioni – conclude il presidente Lombardi – si traducano
in programmi ed interventi concreti: altrimenti rimarremo sempre, come la
storia ci insegna, nel novero delle buone e delle belle intenzioni. Tanto
più incresciose quando investono, come nel caso delle scuole, la sicurezza
dei nostri giovani, dei nostri bambini e dei nostri ragazzi».