Avellino, caos Urbanistica: l’opposizione chiede le dimissioni dell’assessora Buondonno

0
325

L”opposizione al comune di Avellino ha presentato una mozione per la richiesta di dimissioni/revoca dell’Assessore all’Urbanistica – Governo del territorio – Pianificazione e PUC – Mobilità Emma Buondonno.

Alla base della richiesta dei Consiglieri Comunali Pd Nicola Giordano, Luca Cipriano, Franco Russo, Marietta Giordano, Ettore Iacovacci, il consigliere di Si Può Amalio Santoro,  il consigliere “Avellino Prende Parte” Francesco Iandolo,  il consigliere del M5S Ferdinando Picariello, il consigliere “La Svolta” Costantino Preziosi ”.

Le motivazioni della richiesta sono le seguenti:

1. MANCATA PARTECIPAZIONE

L’Assessore Emma Buondonno si è caratterizzata per la scarsa attività in Comune, cosi` come in Giunta: la sua inattività sottolinea una scarsa attenzione per le vicende amministrative della citta` di Avellino nella quale e` stata chiamata a svolgere un ruolo centrale quale quello di Assessore all’Urbanistica.

2. MANCATA REDAZIONE DEL NUOVO STUMENTO URBANISTICO

Il Sindaco di Avellino, successivamente al suo insediamento, ha affidato all’arch. Emma Buondonno, Professore Associato in Composizione architettonica ed urbana presso L’Universita` degli Studi di Federico II di Napoli, la delega all’Urbanistica con lo specifico compito di provvedere alla redazione di nuovo Piano Urbanistico Comunale o in alternativa di adeguarlo al PTCP ai sensi dell’art. 9 della L.R. 13/2008.

A distanza di 4 anni dal suo insediamento nulla è stato fatto in tal senso nonostante la Giunta del Comune di Avellino, nel dicembre del 2020, avesse dato avvio alle procedure per la redazione del preliminare di Piano Urbanistico Comunale e del Rapporto preliminare ambientale come previsto dal Regolamento di attuazione per il governo del territorio della Regione Campania n. 5/2011.

Infatti con la Delibera n. 302 del 31/12/2020, dove tra l’altro l’assessore Emma Buondonno risultava assente, la Giunta, considerato il tempo trascorso dall’approvazione del PUC, avvenuto il 23/01/2006, ritenendo necessario l’adeguamento della strumentazione urbanistica vigente, individuava un gruppo di professionisti esterni da incaricare per la redazione del Piano:

– due esperti tecnici tra architetti, ingegneri, urbanisti, pianificatori per il Preliminare di Piano, di comprovata esperienza di redazione di strumenti urbanistici e di pianificazione;

– due esperti tecnici tra paesaggisti, agronomi, geologi, analisti ambientali, idrogeologi, architetti, ingegneri, pedologi, per il Rapporto Preliminare Ambientale, di comprovata esperienza di redazione di valutazioni ambientali strategiche, valutazioni di incidenza, valutazioni di impatto ambientale finalizzati alla pianificazione urbanistica o alla progettazione ambientale;

– un esperto di disciplina del Diritto amministrativo e del Diritto ambientale;

Con la stessa Delibera la Giunta, inoltre, con il capitolo di spesa 3248 del PEG 2020, metteva a disposizione dell’Assessore le risorse economiche necessarie per l’affidamento degli incarichi.

A distanza di circa tre anni nulla è stato fatto.

3. MANCATA APPROVAZIONE DEGLI ATTI DI PROGRAMMAZIONE

La L.R. 16/2004, all’art.25 ha introdotto gli Atti di Programmazione degli Interventi (API). La norma prevede che il Consiglio Comunale con propria delibera adotti, in conformità alle previsioni del PUC e senza modificarne i contenuti, la disciplina degli interventi di tutela, valorizzazione, trasformazione e riqualificazione del territorio comunale da realizzare nell’arco temporale di tre anni.

Gli API sono approvati per la prima volta contestualmente all’approvazione del PUC e, in relazione agli interventi di riqualificazione e di nuova edificazione, prevedono:

a) le destinazioni d’uso e gli indici edilizi;

b) le forme di esecuzione e le modalità degli interventi di trasformazione e conservazione dell’assetto urbanistico;

c) la determinazione delle opere di urbanizzazione da realizzare o recuperare, nonché degli interventi di reintegrazione territoriale e paesaggistica;

d) la quantificazione degli oneri finanziari a carico del comune e di altri soggetti pubblici per la realizzazione delle opere previste, indicandone le fonti di finanziamento.

Per le opere pubbliche o di interesse pubblico la delibera di approvazione degli API comporta la dichiarazione di pubblica utilità, di indifferibilità e urgenza dei lavori previsti negli stessi, nel rispetto degli strumenti di partecipazione procedimentale stabiliti dalla normativa vigente. Gli API stabiliscono, tra l’altro gli interventi da attuare tramite società di trasformazione urbana. Il Comune di Avellino con Delibera di Consiglio Comunale n. 58 pubblicata il 21/05/2018 ha approvato gli API per il triennio 2018-2020. Gli Uffici del Settore Urbanistico nel luglio 2021 hanno comunicato all’Assessore all’Urbanistica l’avvenuta redazione dei nuovi API scaduti il 21/05/2021. L’Assessore inspiegabilmente da circa due anni non ha sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale la delibera di approvazione dei nuovi API.

La mancata approvazione di tale strumento di programmazione del PUC da un lato ha bloccato la realizzazione della parte pubblica della città, favorendo solo l’iniziativa privata, dall’altro, con le iniziative spot messe in campo da questa Amministrazione senza un’attenta programmazione, stanno di fatto stravolgendo il PUC.

Esempi di questa confusione amministrativa sono: il Nuovo Centro Commerciale da 26.000 mq con annesso Stadio; la cancellazione della Cittadella Giudiziaria senza una nuova previsione; la scelta di

allocare nella ex Campo Genova un’area destinata a spettacoli, lo spostamento del mercato bisettimanale e del Terminal bus; l’eliminazione dell’Isola Ecologica senza individuare una nuova localizzazione; la previsione di un’area destinata a parco dei divertimenti “Dino Park” in zona agricola; la mancata attuazione della Ni01 e del Parco del Fenestrelle.La mancata approvazione degli API da parte del Consiglio Comunale, a causa dell’inadempienza dell’Assessore all’Urbanistica, ha determinato un pericoloso vuoto normativo e programmatico, che potrebbe favorire interventi speculativi con il rischio concreto di vedere compromesso irrimediabilmente il tessuto urbano del centro cittadino dove, da sempre, si concentrano interessi economici rilevanti.

Le Norme Tecniche di Attuazione del PUC demandano agli API la perimetrazione delle aree di Rinnovo Urbane, aree nelle quali la trasformazione edilizia è subordinata alla redazione preventiva di un Piano di Recupero con la possibilità di demolizione e ricostruzione delle sole superfici esistenti con un incremento del 30%.

Con i precedenti API tutte le aree libere, la maggior parte concentrate nel centro città, erano state classificate di rinnovo urbano in modo da escludere la possibilità di nuova edificazione sulle stesse. La mancata approvazione dei nuovi API comporta l’inefficacia della vecchia perimetrazione delle aree di rinnovo urbano e la possibilità di edificare su queste aree mediante intervento diretto con un indice Uf=1 mq/mq, con un pericolo concreto di vedere realizzati nuove costruzioni nei giardini del centro città.

Quanto riportato è stato sancito dal una sentenza emessa dal Tribunale di Avellino in data07/10/2022 a seguito di un ricorso presentato da un privato per la mancata approvazione, da parte degli uffici del Settore Urbanistico, di una variante ad una concessione già rilasciata, su un’area precedentemente classificata di Rinnovo Urbano, per il riconoscimento di una ulteriore superficie da edificare:“le limitazioni introdotte con la delibera di approvazione degli Atti di Programmazione degli interventi relativi al triennio 201-2020 hanno perso efficacia a seguito del decorso del termine triennale di efficacia dei predetti A.P.I.”

 Il Consiglio Comunale CHIEDE

– le dimissioni dell’Assessore all’Urbanistica – Governo del territorio – Pianificazione e PUC – Mobilità Emma Buondonno;

– la revoca dell’Assessore all’Urbanistica – Governo del territorio – Pianificazione e PUC – Mobilità

da parte del Sindaco, ai sensi dell’art. 46 dello Statuto comunale, per le motivazioni riportate in premessa.