Capuano: “Mancato l’atteggiamento giusto”

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Resta ferma a quota 14 punti la classifica dell’US Avellino che in trasferta, al “Pinto” di Caserta, viene battuta per 2-0 dai padroni di casa della Casertana. Il derby si tinge quindi di rossoblu, con i falchetti che si tengono in zona playoff a quota 21 punti. Momento di grande vicinanza tra le due tifoserie, unite nel ricordo di Michele, tifoso della Casertana scomparso pochi giorni fa.

 

I biancoverdi partono fortissimo, portando tutta la pressione nella metà campo di casa. Al 6′ la più grande occasione da goal, con il palo colpito di testa da Charpentier a ridosso dell’area piccola.

 

L’Avellino insiste, trovandosi di nuovo a tu per tu con Crispino (tiro di Albadoro, parato) ma sulla ripartenza il più lesto di tutti è Origlia: tiro a incrociare che si infrange sul secondo palo, dove arriva Starita per insaccare il vantaggio. Starita cerca il raddoppio poco prima del quarto d’ora di gioco con un ottimo controllo al limite dell’area, al quale replica Di Paolantonio al 23′ con una conclusione deviata in angolo.

Pochi minuti dopo è Illanes in acrobazia a costringere Crispino all’intervento, sulla ribattuta arriva Albadoro ma la conclusione è a lato. Nel recupero della prima frazione, arriva dalla sinistra la sterzata di Aurilia che poi crossa in mezzo per il preciso colpo di testa di Angelo d’Angelo. Si va al riposo sul 2-0. Nella ripresa l’Avellino si fa pericoloso con Laezza e poi prova due volte di testa – Con Zullo ed Alfageme – a riaprire la gara ma alla fine la Casertana non si scompone, assicurandosi la vittoria nel derby ed i tre punti annessi.

 

“Ha vinto chi è stato aggressivo e cattivo su ogni pallone – ha commentato mister Ezio Capuano – onore alla Casertana che ha fatto di tutto per portarsi i tre punti a casa, con esperienza ed intelligenza. Come contro il Potenza, dopo il palo ci siamo fermati, siamo calati ed abbiamo subito. I fischi? Siamo l’Avellino, la maglia che indossiamo è pesante e piena di responsabilità: dopo quattro sconfitte in fila sono meritati”.

“Dobbiamo assumerci tutti le nostre responsabilità – continua il difensore Walter Zullo – siamo in un momento negativo, ci siamo finiti tutti insieme e ne usciremo tutti insieme. L’unica medicina che conosco è il lavoro”.