Carceri: Poggioreale, 2.028 detenuti e 672 agenti, il governo intervenga

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“2.028 detenuti presenti su 1.493 posti disponibili e solo 672 operatori di Polizia penitenziaria in servizio, distribuiti su più turni in 13 reparti (compreso il servizio di trasferimento dei detenuti), a fronte di un fabbisogno quantificato dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 1.228 unità.

Questo il quadro sconfortante che si è presentato all’analisi della delegazione della UILPA Polizia Penitenziaria, composta anche dal Segretario Regionale, Domenico de Benedictis e da altri dirigenti territoriali, con cui ho condotto stamani un sopralluogo presso il carcere Napoletano G. Salvia di Poggioreale.

E se la matematica non è un’opinione, i numeri illustrati, con il 36% di detenuti in più e il 45% di operatori in meno non necessitano di particolari commenti per descrivere una situazione allarmante sia sotto il profilo della mancanza di sicurezza sia sotto l’aspetto delle condizioni di detenzione e della qualità dei servizi offerti all’utenza”.

Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

“Rivolgiamo un ennesimo appello, pertanto, al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al governo tutto affinché si adottino concrete iniziative di carattere emergenziale che mirino da un lato a immediate assunzioni straordinarie per potenziare il Corpo di polizia penitenziaria, mancante di ben 18mila unità, e dall’altro a riforme complessive che possano imprimere efficacia all’esecuzione penale e, in particolare, a quella inframuraria. Ma chiediamo anche ai vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al Sottosegretario al Ministero della Giustizia delegato, Andrea Delmastro delle Vedove, cui va riconosciuto l’impegno alla ricerca di soluzioni ai molteplici problemi pure attraverso il dialogo con le Organizzazioni Sindacali, di fare in modo di conferire alla circoscrizione regionale campana un efficace, efficiente e razionale assetto organizzativo pure ponendo fine all’illegittimo e stratosferico esubero organico presso gli uffici provveditoriali”, conclude De Fazio.