Casalbore al voto, dove si “combatte” contro l’agonia dei piccoli borghi

0
695

La campagna elettorale si è svolta, almeno nei centri più piccoli, provando a spiegare alle persone i motivi della candidatura. E si è provato a dare una risposta più o meno sincera alla domanda: perché ci si candida ad amministrare un piccolo Comune, a parte l’amore per il proprio territorio. C’è la voglia di cambiare vita ed evitare la lenta agonia di piccoli borghi, ma anche voglia di emergere nel mondo della politica. E anche per perpetuare un piccolo potere. Ma questa ultima è la risposta che danno gli avversari e quindi anche la più ricorrente, visto che in ogni comune si è avversari di qualcuno.

A parte Vallata, che questa volta ha visto correre da solo il sindaco uscente, Giuseppe Leone.
Ogni Comune ha la sua peculiarità, ma c’è un tratto comune, riguarda l’età media di ogni paese, sempre più alta che si avvicina alla “terza età”. Insomma paesi per anziani. E di conseguenza le risposte da dare spesso riguardano appunto gli anziani e il potenziamento dell’assistenza domiciliare.

Lo dice con nettezza e fotografando perfettamente la situazione il candidato consigliere Paolo Gambarota, della lista “Uniti per Casalbore”, guidata dal candidato sindaco Pierfrancesco Resce. Commentando gli ultimi scampoli di campagna elettorale il candidato consigliere Gambarota ricorda che Casalbore è «Un Comune in cui la metà degli abitanti è composta da anziani. E quindi bisogna pensare al potenziamento dell’assistenza domiciliare. Per i giovani penso che serva soprattutto migliorare e ristrutturare gli impianti sportivi esistenti. Purtroppo però poi i giovani vanno via, cercando di trovare la propria strada. Sono convinto che in un piccolo Comune come il nostro sia piuttosto inutile pensare a grandi opere le quali corrono il rischio di risultare la classica cattedrale nel deserto. In pratica si chiede di migliorare un poco la vita, migliorando il selciato dove si passeggia, l’asfalto, i collegamenti. E quindi niente voli pindarici, o libri dei sogni, ma sarebbe importante completare l’esistente».

Queste cose il candidato Gambarota le ha dette nei comizi degli ultimi giorni. Considerazioni che il candidato sindaco Resce ha accolto e ampliate. Paolo Gambarota per spiegare i motivi della sua candidatura ha anche detto che: «Gli ultimi anni, a mio avviso, sono stati segnati da immobilismo totale di ogni attività. E ritengo che servano ora stimoli nuovi. Per questo la nostra lista è stata costruita con molti giovani accompagnati da altri con esperienza. Io sono insieme con i giovani che sono il futuro.

Spero che in questi 5 anni io possa svolgere la mia attività di chioccia per i giovani e, quindi, lasciare loro il testimone». Pronto dunque a farsi da parte dopo aver instradato i giovani nel mondo della gestione del territorio. Ma Gambarota conclude: «Sicuramente c’è voglia di amministrare, in qualche caso c’è anche la voglia di emergere in qualche modo. Sicuramente di avere un ruolo amministrativo importante. Avere ambizioni mi sembra normale, ma non si deve debordare da questo percorso, mantenendo sempre la rotta sulla corretta amministrazione».