“Sono testardo e non mi arrendo. Ci sono degli elementi a cui stiamo lavorando e che speriamo portino a una soluzione. Una persona scomparsa è sempre un fallimento per gli investigatori”. Lo sottolinea il procuratore Domenico Airoma a tre anni dalla scomparsa di Mimì Manzo, a margine del confronto su “Artigiani di comunità” al Polo dei giovani. Spiega come gli accertamenti sulla traccia di sangue “potrebbero rappresentare un passo in avanti, potrebbero rafforzare una certa ipotesi ma è chiaro, e ci tengo a ribadirlo, che non abbiamo ricevuto nessun aiuto da quella comunità. Ed è per noi motivo di sconforto”. E chiarisce come “Ho preso servizio a febbraio 2021, il fatto è successo a gennaio. Non sono stato io a seguire inizialmente le indagini”
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