Caso Pandoro, Chiara Ferragni difesa dal noto penalista di origini irpine Iannaccone

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Chiara Ferragni è indagata per truffa aggravata nell’ambito dell’indagine della Procura di Milano sul caso del pandoro “Pink Christmas”. L’iscrizione è stata decisa dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco.  A difendere la nota influencer oltre al legale Marcello Bana  anche uno dei più conosciuti penalisti di Milano, Giuseppe Iannaccone, tra i più affermati specie nel penale d’impresa e in particolare delle banche, ma assai noto anche per l’importante collezione di opere d’arte del periodo 1920-1945 e di epoca contemporanea alla quale la Triennale di Milano ha dedicato addirittura una esposizione nel 2017.

Nato ad Avellino nel 1955 Iannaccone  ha fondato a milano nel 1982  lo studio “Iannaccone associati” specializzato in  diritto penale commerciale e che  vanta una vasta e significativa esperienza nei processi per reati fallimentari, societari e fiscali.

“Sono serena perché ho  agito in buona fede e sono certa che ciò emergerà dalle indagini in corso. Ho piena fiducia nell’attività della magistratura e con i miei legali mi sono messa subito a disposizione per collaborare e chiarire ogni dettaglio di quanto accaduto nel più breve tempo possibile”, ha commentato Chiara Ferragni. Sono, invece, profondamente turbata per la strumentalizzazione che una parte dei media sta realizzando, anche diffondendo notizie oggettivamente non rispondenti al vero”, ha aggiunto Ferragni.