Una vendita irregolare di vini a marchio Decò prodotti da Villa Raiano
per conto di Multicedi, scoperta attraverso una denuncia da parte di un
consumatore praticata attraverso i suoi personali canali social.
La cantina irpina Villa Raiano ha un accordo commerciale con l’azienda
Multicedi, che opera con marchio Decò Distribuzioni attraverso diversi
punti vendita in Campania, per la fornitura di vino a marchio (con
etichetta Decò), di Fiano di Avellino Docg e di Greco di Tufo Docg.
I prezzi praticati da Villa Raiano a Decò sono totalmente nella media
di mercato per la vendita ai distributori delle due denominazioni
irpine. Fino a questo dicembre, infatti, i vini in questione venivano
venduti a circa 6 euro a bottiglia a seconda del punto vendita.
La vendita di questi giorni, assolutamente sottocosto, effettuata da
alcuni punti vendita Decò, è deprecabile e non ammissibile, e per
questo Villa Raiano verificherà l’opportunità di adire le vie legali
per vendita non regolare (vendita sottocosto non comunicato).
_”Quanto accaduto ci amareggia e ci indigna, per il danno creato al
nostro marchio, ma anche e soprattutto per l’assoluta mancanza di
rispetto verso il valore dei vini della nostra terra_ – afferma Sabino
Basso, proprietario di Villa Raiano -. _La nostra azienda è conosciuta
in tutto il mondo per il valore e l’unicità dei suoi vini. A conferma
del nostro continuo impegno nel migliorare la percezione dei vini irpini
nel mondo, dal 2009 produciamo 5 cru (tre Fiano di Avellino, un Greco di
Tufo e un Irpinia Campi Taurasini) prodotti con uve provenienti da
singole vigne proprio per mettere in risalto le ulteriori unicità e il
grande valore organolettico che il nostro territorio ci offre. Alcuni
dei nostri vini vengono spesso inseriti da diverse testate nazionali e
internazionali tra i migliori bianchi del mondo, portando lustro non
solo alla nostra azienda ma a tutte le denominazioni irpine. I vini che
forniamo a Decò sono prodotti quasi esclusivamente con uve acquistate
da nostri fidati conferitori e lavorate con un invecchiamento minore
rispetto a quello che riserviamo alle nostre selezioni, pur mantenendo
la stessa attenzione e cura, in modo tale da dare al consumatore finale
un prodotto di qualità più che rappresentativa delle nostre
denominazioni, qualità confermata anche dal sigillo di Stato che ne
certifica l’aderenza al disciplinare. Siamo estremamente dispiaciuti per
quanto successo, ma questo ci spinge a lavorare con ancora maggior
convinzione, dedizione e rispetto per il nostro territorio e le nostre
denominazioni”._